La Cooperativa Terre dell’Etruria ha presentato il bilancio di esercizio 2022 nell’assemblea dei soci delegati tenutasi venerdì 23 giugno presso il centro ortofrutticolo di Braccagni (Gr). La cooperativa, leader nel settore agricolo toscano, ha registrato una crescita significativa in tutti i parametri economici e sociali.
Il fatturato ha raggiunto i 75 milioni di euro, con un incremento del 10% rispetto al 2021 e un utile netto di 1,6 milioni. Tutte le divisioni hanno contribuito al risultato positivo, con una performance nel settore dei cereali, che ha visto aumentare i ricavi del 18%.
Anche la base sociale si è rafforzata, arrivando a contare 3.670 soci, con un valore totale liquidato di 30 milioni di euro. La cooperativa ha inoltre confermato la sua attenzione verso i dipendenti, che sono saliti a 220 (pari opportunità tra uomini e donne), di cui 110 soci lavoratori. L’età media è di 44 anni e nel corso del 2022 sono state assunte nuove unità lavorative.
L’assemblea ha accolto con favore le parole di alcuni esponenti di spicco della cooperazione agroalimentare nazionale, come Sara Guidelli, direttrice nazionale Legacoop Agroalimentare, Luca Rigotti, coordinatore nazionale del settore vino Alleanza delle Cooperative e del Prof. Amedeo Alpi, vice presidente dell’Accademia dei Georgofili. Nel corso dei lavori è intervenuto Antonio Mazzeo, presidente del consiglio della Regione Toscana: “In un periodo di grandi trasformazioni per l’agroalimentare toscano, è fondamentale saper valorizzare le produzioni e al tempo stesso investire su nuovi modelli agricoli innovativi così come sta facendo la grande Cooperativa toscana. Questi elementi devono andare di pari passo e questa è la sfida della politica: saper cogliere e anticipare i cambiamenti”.
Seminare sostenibilità e coltivare innovazione “Il futuro è incerto e preoccupante”, ha affermato il presidente di Terre dell’Etruria Massimo Carlotti. “Le imprese associate devono affrontare un contesto economico difficile, con un mercato volatile e instabile. La nostra sfida è coniugare produttività e sostenibilità attraverso una forte spinta all’innovazione. Solo così possiamo garantire reddito alle nostre imprese e accompagnare le nuove sfide imposte dalle politiche comunitarie e nazionali”.
Sara Guidelli, direttrice generale di Legacoop Agroalimentare Nazionale, ha partecipato all’assemblea della Cooperativa e ha espresso il suo plauso per i risultati raggiunti. “La Cooperativa dimostra di essere un modello virtuoso anche sul fronte dell’innovazione sociale, capace di coniugare la competitività con la solidarietà e il rispetto dell’ambiente”. Guidelli ha sottolineato anche il ruolo strategico delle cooperative agroalimentari nel contesto nazionale e internazionale, in un settore che rappresenta una delle eccellenze del Made in Italy. “Le cooperative agroalimentari sono protagoniste dello sviluppo sostenibile e della tutela del territorio, contribuendo alla creazione di valore aggiunto e di occupazione qualificata”, ha affermato Guidelli.
Il presidente Carlotti ha esortato i soci a rafforzare la cooperazione per affrontare la crisi. “La cooperazione è la nostra forza – ha affermato Carlotti ai soci riuniti in assemblea – e dobbiamo coltivarla con impegno e dedizione, soprattutto nei momenti di maggiore difficoltà. Non possiamo permetterci di cedere alla tentazione di isolamento e individualismo. Dobbiamo coinvolgere e aggregare chi ancora non fa parte della nostra rete, condividendo progetti, innovazioni e scelte produttive. Solo così potremo essere competitivi e resilienti sul mercato”.
Nell’occasione dell’assemblea si è inaugurata la mostra ‘Agricoltura e cooperazione. Il lungo percorso di Terre dell’Etruria’, curata dallo storico Federico Creatini e dall’Istituto di Ricerca sul territorio e l’Ambiente Leonardo di Pisa nell’ambito del progetto ‘20 anni di Terre dell’Etruria’. “Ricostruire le radici di Terre dell’Etruria significa affondare lo sguardo nella storia del movimento cooperativo agricolo toscano. Un viaggio all’interno delle specificità territoriali, di processi evolutivi, conflittuali e costruttivi. Ma vuol dire anche toccare con mano il vero senso comune della cooperazione, la ricerca di soluzioni e prospettive di accrescimento attraverso fusioni e progetti comuni” conclude Creatini.