Si chiude con circa 6,7 milioni di fatturato il bilancio 2022 della cooperativa D.R.E.AM., facendo segnare un incremento del 7% rispetto al precedente esercizio, che a sua volta era stato in crescita rispetto a quello dll’anno prima.
Il bilancio 2022 è stato approvato dall’assemblea dei soci che si è tenuta il 29 giugno presso i nuovi uffici della sede operativa della cooperativa a Pistoia, recentemente inaugurata. Presente anche Patrizio Mecacci del Dipartimento Agroalimentare di Legacoop Toscana.
“Un risultato importante, veniamo da tre anni di crescita graduale e significativa – commenta la presidente di D.R.E.AM. Lilia Orlandi – Per la nostra cooperativa il 2022 è stato un anno di scelte coraggiose: abbiamo varato un nuovo Piano industriale di consolidamento e sviluppo ed un nuovo sistema di trattamento economico per i lavoratori“.
Il ristorno ai soci è stato pari a 40mila euro. Sono state inoltre riconosciute premialità per 160mila euro.
La cooperativa ha anche istitutito due Fondi: un Fondo di solidarietà di 100mila euro per le situazioni straordinarie da fronteggiare a beneficio del socio ed un ulteriore Fondo del valore di 130mila euro per progetti di innovazione in uno dei mercati di punta della cooperativa, quello delle nuove politiche green e della lotta ai cambiamenti climatici, mirato ad una valorizzazione delle competenze e ad una crescita delle risorse umane per lo sviluppo di capacità manageriali.
D.R.E.AM. si occupa da sempre di monitoraggio e salvaguardia del territorio e di conservazione della biodiversità. “Ora la nostra esigenza è quella di far evolvere, attraverso tecniche innovative e nuovi metodi di lavoro, le competenze storiche che sono parte del nostro dna per arrivare alle soluzioni richieste dal mercato di oggi – spiega Orlandi -. Aiutiamo le aziende ad acquisire crediti di sostenibilità e svolgere al meglio lo loro attività in un’ottica green”.
Attraverso il nuovo sistema di trattamento economico per i lavoratori, siano essi soci, dipendenti o professionisti “la cooperativa punta alla valorizzazione delle risorse umane nell’ottica della crescita professionale, sia sul fronte delle competenze verticali ma soprattutto orizzontali, attraverso riconoscimenti non soltanto di tipo economico”, conclude Orlandi.