Risposte per l’agricoltura toscana, nel breve e nel lungo periodo. Sono quelle annunciate nel corso di “Innovativi per tradizione”, l’assemblea congressuale di Legacoop Agroalimentare Toscana che si è tenuta martedì 28 novembre a Le Chiantigiane.
“Stiamo predisponendo tutto il materiale necessario da portare nella giunta di lunedì prossimo per presentare al Ministero la richiesta dello stato di calamità naturale per l’agricoltura toscana”. Ad annunciarlo è stato l’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi, per dare una risposta oggi al settore. Mentre guardando avanti, nel lungo periodo, l’obiettivo emerso è quello di lavorare sulle filiere. Perché se sono stati diversi i temi toccati nel corso dell’iniziativa, proprio quella del “fare filiera” – un tema su cui la Regione sta investendo molto – è la sfida che è stata lanciata nel corso della tavola rotonda coordinata dalla presidente di Legacoop Agroalimentare Toscana Sara Guidelli, a cui hanno preso parte, oltre all’assessore Remaschi, il presidente di Legacoop Toscana Roberto Negrini, il presidente di Legacoop Agroalimentare nazionale Giovanni Luppi e il direttore acquisti di Unicoop Firenze Francesca Gatteschi.
Le filiere cooperative hanno l’obiettivo di valorizzare le identità dei territori, attraverso la loro storia e le produzioni di qualità, rendendo l’agricoltore sempre più protagonista del proprio futuro, per superare le difficoltà e i problemi del settore. Fra questi, nell’ultimo anno uno dei principali è stato rappresentato dalle condizioni climatiche, con il territorio regionale costretto a fare i conti con i danni causati dalle calamità naturali come la siccità e le gelate. Da qui l’annuncio dell’assessore Remaschi di portare in giunta regionale la prossima settimana la richiesta dello stato di calamità naturale.
“Nel prossimo futuro noi vorremmo avere sempre più negozi espressione di filiere corte, nella consapevolezza di offrire così prodotti migliori da un punto di vista qualitativo ed espressione del territorio nel quale operiamo, per la soddisfazione dei nostri soci clienti”, ha spiegato Gatteschi.
Nel corso dell’assemblea congressuale è stato poi deciso che Legacoop Agroalimentare Toscana confluirà all’interno di Legacoop Toscana, costituendosi in un dipartimento. “Un progetto che mira a dar vita a un’organizzazione ancora più efficiente, che sappia dare risposte innovative alle imprese del settore – ha sottolineato Sara Guidelli – un taglio nuovo che risponda alle parole d’ordine di efficienza ed efficacia”.
Nel pomeriggio, il ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina è stato in visita allo stabilimento de Le Chiantigiane e ha potuto conoscere la struttura e incontrare i lavoratori e i soci cooperatori agricoli.
“Siamo in una straordinaria esperienza vitivinicola italiana – ha detto il ministro – noi in questi anni abbiamo cercato di fare un lavoro di accompagnamento al settore. Anche in una terra come questa non ci si può cullare sugli allori: noi ci siamo, ci dobbiamo impegnare al massimo”.
Martina ha poi sottolineato, tra le altre cose, quanto sia “importante per l’intera partita agroalimentare cercare nuove vie per costruire un nuovo lavoro sinergico tra produzione e distribuzione”.