Giovedì 14 dicembre alle ore 10,30 presso la Sala Giglio – Educatorio del Fuligno in via Faenza 48 a Firenze si terrà il convegno “Il progetto Ortofrutta Toscana Bio”, dove saranno presentati i contenuti e i primi risultati del progetto “Ortofrutta Toscana Bio – Tecnoinnovazioni per la valorizzazione sostenibile del Bio Toscano”, attivo nell’ambito della Sottomisura 16.2, che è entrato nel suo secondo anno di vita, che fa parte integrante del Progetto Integrato di Filiera della Regione Toscana “Valorizzazione della produzione ortofrutticola biologica della Toscana”, approvato dal Decreto regionale n° 2359 del 26/05/2015, nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Toscana, cui stanno dando operatività Vivitoscano e Apofruit Italia, in sinergia con la cooperativa Terre dell’Etruria e C.S. dell’Etruria.
Tema centrale del progetto, che vede Vivitoscano di Firenze come capofila, è proprio il rafforzamento della filiera ortofrutticola biologica toscana in un’ottica di consolidamento dell’aggregazione fra le aziende agricole biologiche del territorio e di miglioramento delle relazioni di mercato per cogliere tutte le opportunità che questo settore produttivo può offrire.
La prospettiva di fornire prodotti di qualità, la capacità di proporsi con più servizi, più contenuti tecnologici, più informazione al consumatore, più garanzia sanitaria da far valere come strumento di competitività sui mercati, rappresentano i punti su cui il progetto di filiera sta concentrando le proprie risorse.
Dopo una breve introduzione inerente il Progetto di Filiera e il Progetto di Innovazione, verrà presentato il prototipo di sistema informatizzato per il monitoraggio agrofenologico, che fa uso di sensori in campo per rilevare e tenere aggiornati gli agricoltori in tempo reale sui principali parametri fisico-ambientali dei loro appezzamenti: temperature ed umidità dell’aria e del terreno, quantità di pioggia, bagnatura fogliare, umidità del terreno, direzione e intensità dei venti, ecc. Si continuerà quindi presentando quanto emerso da prove di gestione della concimazione organica su colture biologiche di melone e cavolfiore e di irrigazione del melone e cavolo mediante il supporto dei sensori di umidità in campo. Si evidenzieranno poi le problematiche di controllo dell’afide lanigero sul melo e le prove in programma per il contenimento del parassita in coltivazione biologica. Infine si accennerà all’impostazione di test sulla conservabilità di melone, cavolo, kiwi e pesche in post-raccolta.
A chiusura dell’incontro sarà portata l’esperienza diretta di alcune aziende agricole direttamente coinvolte nel progetto di innovazione, a cui farà seguito la discussione degli argomenti trattati con interventi da parte di alcuni funzionari della Regione Toscana.
Scarica qui la locandina.