Narra la leggenda che secondo la fisica il calabrone, se si considera la sua struttura alare in relazione al peso, non potrebbe volare. Eppure vola. Si può partire da qui per raccontare Il Volo del Calabrone, progetto ideato dalla cooperativa sociale Arca, che in questi giorni di emergenza legati al Coronavirus sta sperimentando una nuova modalità per costruire attività educative sia individuali sia di gruppo nei vari settori in cui opera: infanzia, minori, anziani, disabilità, psichiatria.
“Attraverso la piattaforma EdModo, messa a disposizione dalla Regione Toscana – spiega Chiara Cheloni, che si occupa di progettazione per Arca – abbiamo creato un luogo virtuale per mettere in contatto i vari servizi della cooperativa tra di loro e con il mondo esterno, dove sono raccolti spunti aggiuntivi per attività da proporre nel lavoro quotidiano. La piattaforma viene alimentata grazie anche ai numerosi contributi che ci stanno arrivando da realtà esterne, in prevalenza appartenenti al mondo della cultura”.
Sono state così create 5 “stanze virtuali” relative a diverse aree: Infanzia, Disabilità, Minori, Anziani, Psichiatria e Dipendenze, per ognuna delle quali è stato individuato un amministratore e a cui gli educatori e i referenti dei servizi della cooperativa possono accedere per scaricare materiali. Video, schede e altre risorse da cui trarre spunti operativi da declinare a seconda della tipologia di servizio e di utenza.
Le stanze virtuali consentono agli educatori della cooperativa di stare in comunità a distanza e condividere strumenti di lavoro. In alcuni casi le stanze possono essere anche aperte all’esterno.
“Per il momento lo abbiamo fatto con la stanza Infanzia – chiarisce Elisa Ciotoli, Coordinatrice Pedagogica Arca ed esperta in media education e competenze digitali – a cui possono accedere, in determinate occasioni, le famiglie dei bambini che frequentano i nidi di Arca o le famiglie dei bambini che seguono i laboratori di Arcalab, il centro di documentazione di Arca a Firenze. Questo ci dà l’opportunità di mantenere un contatto con le famiglie, ad esempio attraverso colloqui individuali o a piccoli gruppi. Ma ci stiamo organizzando anche per poter aprire all’esterno anche altre stanze, come quelle dell’area Disabilità e Anziani”.“Questo progetto ci ha consentito di entrare in contatto anche con realtà che non conoscevamo – conclude Cheloni, che per Il Volo del Calabrone si occupa di seguire i rapporti con le realtà esterne – e con le quali ci piacerebbe continuare a collaborare una volta che l’emergenza sarà passata. È un’opportunità sia per sviluppare nuove competenze e strumenti di lavoro per i nostri educatori, sia per costruire nuove relazioni con l’esterno”.Tra le realtà che ad oggi collaborano con il progetto ci sono InsettoStecco, Scuola di formazione Teatri d’Imbarco, Teatrodilina,
Samuel Osman & Aurelie Henceval – Laboratorio Arca, Omar Cecchi – Duo Roboros, Simone Faloppa.
“Attraverso la piattaforma EdModo, messa a disposizione dalla Regione Toscana – spiega Chiara Cheloni, che si occupa di progettazione per Arca – abbiamo creato un luogo virtuale per mettere in contatto i vari servizi della cooperativa tra di loro e con il mondo esterno, dove sono raccolti spunti aggiuntivi per attività da proporre nel lavoro quotidiano. La piattaforma viene alimentata grazie anche ai numerosi contributi che ci stanno arrivando da realtà esterne, in prevalenza appartenenti al mondo della cultura”.
Sono state così create 5 “stanze virtuali” relative a diverse aree: Infanzia, Disabilità, Minori, Anziani, Psichiatria e Dipendenze, per ognuna delle quali è stato individuato un amministratore e a cui gli educatori e i referenti dei servizi della cooperativa possono accedere per scaricare materiali. Video, schede e altre risorse da cui trarre spunti operativi da declinare a seconda della tipologia di servizio e di utenza.
Le stanze virtuali consentono agli educatori della cooperativa di stare in comunità a distanza e condividere strumenti di lavoro. In alcuni casi le stanze possono essere anche aperte all’esterno.
“Per il momento lo abbiamo fatto con la stanza Infanzia – chiarisce Elisa Ciotoli, Coordinatrice Pedagogica Arca ed esperta in media education e competenze digitali – a cui possono accedere, in determinate occasioni, le famiglie dei bambini che frequentano i nidi di Arca o le famiglie dei bambini che seguono i laboratori di Arcalab, il centro di documentazione di Arca a Firenze. Questo ci dà l’opportunità di mantenere un contatto con le famiglie, ad esempio attraverso colloqui individuali o a piccoli gruppi. Ma ci stiamo organizzando anche per poter aprire all’esterno anche altre stanze, come quelle dell’area Disabilità e Anziani”.“Questo progetto ci ha consentito di entrare in contatto anche con realtà che non conoscevamo – conclude Cheloni, che per Il Volo del Calabrone si occupa di seguire i rapporti con le realtà esterne – e con le quali ci piacerebbe continuare a collaborare una volta che l’emergenza sarà passata. È un’opportunità sia per sviluppare nuove competenze e strumenti di lavoro per i nostri educatori, sia per costruire nuove relazioni con l’esterno”.Tra le realtà che ad oggi collaborano con il progetto ci sono InsettoStecco, Scuola di formazione Teatri d’Imbarco, Teatrodilina,
Samuel Osman & Aurelie Henceval – Laboratorio Arca, Omar Cecchi – Duo Roboros, Simone Faloppa.
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