Si avvia alla conclusione il progetto del “Parco Archeologico di Terina” a Lamezia Terme (Cz), un anno dopo la conclusione dell’importante intervento di recupero del Castello Normanno-Svevo di Cosenza.
A Terina, lo scavo di una porzione della ricca colonia magnogreca di Crotone, che vede il suo sviluppo tra IV e III secolo a.C., ha permesso di comprendere l’impianto urbanistico della città, la suddivisione in quartiere, una unità abitativa con ampio cortile centrale, strade e opere connesse alla regimentazione delle acque.
Un importante intervento di indagine archeologica, che ha confermato l’esistenza, dopo secoli di oblio, della grande città di Terina, identificata nel 1916 dal grande archeologo Paolo Orsi che, nel 1916, ipotizzò in questo sito l’esistenza della colonia dove, a fine ottocento, durante lavori agricoli, fu ritrovato un eccezionale tesoro di gioielli, il tesoro di S. Eufemia, che in circostanze poco chiare attivò al British Museum.
Ma non solo. Il progetto ha previsto il restauro dell’area indagata e la realizzazione di percorsi di visita sul tratto dell’antico asse viario della città. Il parco, progettato secondo i criteri del turismo accessibile, è dotato di pannelli che raccontano la storia della città e accompagnano nella visita, illuminazione, parcheggi, servizi igienici e strumenti di videosorveglianza.
Il lavoro integrato tra la Soprintendenza Archeologica della Calabria come direzione scientifica, la direzione lavori del Comune di Lamezia Terme e Cooperativa Archeologia come impresa esecutrice ha consentito di realizzare i lavori a tempo di record.
Qui una video intervista a conclusione dei lavori su TG3 regionale.
Grande sforzo sinergico anche a Cosenza, tra la Soprintendenza ai Beni Archeologici, Belle Arti e Paesaggio della provincia di Cosenza, il Comune, i progettisti e l’impresa, che dopo due anni di restauri ha permesso di restituire alla collettività un importante monumento simbolo della città. All’interno del Castello si svolgono ora attività di arte, spettacolo e valorizzazione.
Un Convegno Dibattito che si è svolto a Cosenza il 20 ottobre “Il Restauro del Castello Normanno-Svevo di Cosenza. Pro-tesi e progetti” ha analizzato, da un punto di vista architettonico e tecnico, l’intero percorso di realizzazione. Il lavoro ha preso forma e funzionalità rispettando i principi del restauro conservativo e contenendo i costi attraverso un’ottima progettazione esecutiva, che deriva dalla formula dell’Appalto Integrato.
Cooperativa Archeologia ha aderito al convegno come sponsor e presentando un intervento a cura del Direttore Tecnico di Cantiere, architetto Alessia Lorenzi. Al dibattito sono stati invitati i principali protagonisti dell’intervento: ing. Mario Colucci – R.U.P., Comune di Cosenza; prof.arch. Marco Dezzi Bardeschi – progettista architettonico esecutivo; arch. Filippo Spaini – Direttore dei Lavori; Mario Paganico – Soprintendenza Beni Archeologici, Belle Arti e Paesaggio della Provincia di Cosenza.