L’idea è quella di utilizzare le piante per migliorare la qualità dell’aria nei supermercati. La sperimentazione parte oggi al Coop.Fi di Novoli, grazie alla collaborazione fra Unicoop Firenze, Stefano Mancuso e PNAT, uno spin off accademico dell’Università di Firenze ed è il primo test a livello mondiale.
Oggi il ricambio dell’aria all’interno dei supermercati è garantito da un sistema di ventilazione meccanica forzata, che si attiva con un consistente consumo di energia, che un domani potrebbe essere sostituito dalla presenza di piante che per loro natura “ripuliscono” l’aria. La sperimentazione inaugurata questa mattina nel Coop.Fi di Novoli alla presenza di Stefano Mancuso e Daniela Mori, presidente del Consiglio di Sorveglianza di Unicoop Firenze, ha due obiettivi principali: in primo luogo valutare la funzionalità della serra che è stata installata all’ingresso del supermercato, all’entrata del punto vendita, monitorando costantemente la qualità dell’aria, in secondo luogo analizzare il costo economico della nuova soluzione verde, a confronto con il costo della meccanica attuale. La sperimentazione durerà sei mesi, al termine dei quali sarà possibile fare una previsione sulla possibilità di estendere il sistema verde per migliorare la qualità dell’aria ad altri punti vendita e ad altre realtà.
A gennaio 2020 la sperimentazione nel punto vendita fiorentino di Unicoop Firenze coinvolgerà anche il reparto pescheria, un’area della zona vendita particolarmente complicata da gestire a livello di ricambio di aria. Anche qui verrà montato il dispositivo che permette alle piante di rimuovere gli inquinanti presenti negli spazi del punto vendita e il funzionamento verrà monitorato a livello di efficacia e di consumi, per fare un paragone con le soluzioni più classiche.
La soluzione innovativa inaugurata questa mattina si presenta come una serra da indoor per la depurazione dell’aria dagli inquinanti e sfrutta il principio per cui le piante sono naturalmente in grado di trattenere e degradare le molecole inquinanti sia inorganiche, sia organiche. Come nella Fabbrica dell’Aria™, già attiva nello spazio della Manifattura Tabacchi di Firenze, il dispositivo si presenta come una vera e propria filtrazione botanica, con peculiarità proprie, diverse da quelle tipiche della filtrazione tradizionale: gli inquinanti sono scissi dalle attività biologiche e incorporati nella biomassa delle piante. Il design dei moduli installati nel Coop.Fi di Novoli è basato su un filtro botanico sviluppato da PNAT e testato nel laboratorio LINV di Firenze, che ne ha convalidato l’efficacia. Attraverso uno spettrometro di massa, in grado di identificare l’intero spettro di composti volatili, vengono raccolti dati sulla qualità dell’aria che, nell’esperienza della Fabbrica dell’Aria™, hanno mostrato una riduzione degli inquinanti atmosferici del 98%. I dati vengono trasmessi in tempo reale su uno schermo che si trova vicino alla “serra”, che è stata montata intorno alla colonna centrale dello spazio di entrata al supermercato, la Nuvola.
Per la serra sono state scelte diverse specie di piante, particolarmente efficaci nella depurazione dell’aria, tra cui: Banano, Ficus, Kentia, Chamadorea, Aspidistra, Filodendrum, Microsorium, Fittonia, Dieffenbachia, Streliziae, Asplenium, disposte in maniera tale da avere una grande superficie fogliare distribuita su più livelli in modo da creare un efficiente percorso di filtri per l’aria.
“La Fabbrica dell’Aria™, che replichiamo oggi per la prima volta a livello internazionale in un supermercato, in pratica fornisce aria pura alla temperatura di comfort abbattendo i costi di gestione e manutenzione tradizionali. Proprio per questo La Fabbrica dell’Aria™ rappresenta per la grande distribuzione un’importante opportunità. La collaborazione tra Pnat e Unicoop Firenze porterà alla realizzazione della prima Fabbrica dell’Aria™ all’interno di uno spazio commerciale e ci darà la possibilità di testare finalmente il nostro modello di filtrazione botanica in uno spazio di grandi dimensioni e di forte affluenza, misurandone l’abbattimento dei costi, dei consumi energetici e la performance depurativa. Si tratta di una installazione fondamentale, che testimonia la volontà da parte di Unicoop Firenze di saper gestire in modo consapevole le risorse del nostro pianeta e può fare da apripista per molti altri luoghi” dichiara Stefano Mancuso.
“Oggi collaboriamo con Stefano Mancuso e con PNAT per andare insieme alla ricerca delle soluzioni innovative per rendere i nostri punti vendita sempre più verdi. Partiamo con una sperimentazione coraggiosa, la prima in tutto il mondo, che può cambiare il modo di gestire i nostri supermercati. La prospettiva di passare da meccanismi energivori a dispositivi che utilizzano le caratteristiche delle piante sembra interessante. Fra sei mesi ne valuteremo la fattibilità, intanto proponiamo a soci e clienti un luogo rinnovato all’interno del Coop.Fi di Novoli, più accogliente, più verde e con la possibilità di vedere in diretta cosa sta succedendo all’aria che respiriamo. È uno dei nostri impegni per migliorare la qualità ambientale dei nostri punti di vendita e del territorio” afferma Daniela Mori.
LA FABBRICA DELL’ARIA™
La Fabbrica dell’Aria™ fa parte di una nuova generazione di sistemi impiantistici che non solo hanno alte prestazioni tecniche, ma che caratterizzano architettonicamente l’ambiente costruito. Le potenzialità di applicazione sono immense, in particolar modo negli edifici con grandi flussi di persone. Il tema della depurazione dell’aria interna agli edifici è particolarmente delicato per quanto riguarda gli spazi commerciali, che hanno un alto flusso d’utenza e sono tenuti per normativa ad un costante ricambio di volumi d’aria. Nei sistemi tradizionali infatti l’energia consumata per portare l’aria alla temperatura di comfort, viene dispersa perché l’aria viene continuamente scambiata con quella esterna. Nella Fabbrica dell’Aria™ grazie al riciclo dell’aria interna, si ha un risparmio energetico notevole, perché si riesce a mantenere la temperatura di comfort evitando il ricambio con l’esterno. Inoltre i sistemi che prevedono la ventilazione e la filtrazione meccanica dell’aria immessa dall’esterno hanno costi ingenti legati anche alla manutenzione delle parti. Utilizzando un filtro botanico, la manutenzione delle piante è irrisoria, se confrontata a quella necessaria per le componenti meccaniche.
STEFANO MANCUSO
Stefano Mancuso è il fondatore della neurobiologia vegetale. Professore ordinario presso l’Università di Firenze e accademico ordinario dell’Accademia dei Georgofili, dirige il Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale (LINV, www.linv.org), con sedi a Firenze, Kitakyushu, Bonn e Parigi. È membro fondatore della International Society for Plant Signaling &Behaviore Fellow Professor in numerose università internazionali. Nel 2010 è stato il primo scienziato italiano ad essere invitato come speaker in un TED GLOBAL. Il video della conferenza, tenuta ad Oxford, è stato visualizzato 1,2 milioni di volte sul solo sito TED.
(http://www.ted.com/talks/stefano_mancuso_the_roots_of_plant_intelligence.html)
PNAT
Pnat (www.pnat.net) è uno spin-off dell’Università degli Studi di Firenze composto da un team multidisciplinare di architetti e scienziati vegetali. Fondato dal prof. Stefano Mancuso assieme alle agronome e botaniche Elisa Azzarello, Camilla Pandolfi ed Elisa Masi e agli architetti Antonio Girardi e Cristiana Favretto, progetta soluzioni per integrare le piante nella città, negli edifici e negli oggetti d’uso e far sì che la presenza delle piante negli spazi di vita dell’uomo fornisca il massimo beneficio possibile: in termini di qualità dell’aria, in termini di produzione di cibo, in termini di benessere psicologico.