Prende il via il progetto Abbraccia un albero, dai vita ad un bosco promosso da Unicoop Firenze, con l’obiettivo di creare a Montopoli, in un’area lungo la Firenze-Pisa- Livorno, il primo bosco bio-sostenibile d’Italia realizzato su un ex terreno industriale. Sei ettari di terreno, 2,2 milioni di euro di investimento, 3000 nuovi alberi e piante: sono questi i numeri dell’iniziativa che porterà alla nascita di un bosco “bio”, incubatore di diversità naturalistica e sostenibile per l’assorbimento di anidride carbonica, un modello funzionante di “polmone verde”.
L’area su cui si svilupperà il bosco è stata occupata in passato da un allevamento di suini. La bonifica che viene fatta da Unicoop Firenze, e monitorata e rendicontata da Legambiente, prevede la rimozione e l’avvio al riciclo di 17.000 tonnellate di rifiuti solidi, fra cemento, asfalto, calcestruzzo. In questo modo il suolo verrà restituito al ciclo naturale di fertilizzazione e assorbimento idrico e sarà possibile iniziare a piantare le tremila piante previste, di cui 800 ad alto fusto lungo, principalmente nella zona che confina con la strada di grande comunicazione Firenze – Pisa -Livorno e 2200 piante e talee forestali.
La scelta delle piante, su indicazione del professor Stefano Mancuso e di Pnat, riguarda specie ad alto assorbimento di CO2 e rapido accrescimento del tronco. Questo consentirà di avere importanti benefici per la qualità dell’aria, che aumenteranno esponenzialmente al passare degli anni: a 10 anni il bosco potrà assorbire 170 tonnellate CO2 e una mole importante di inquinanti (polveri fini, ossido di azoto, ecc), a 20 anni il “risparmio” di CO2 sarà di 600 tonnellate e a 30 anni di 1400 tonnellate.
Abbraccia un albero, dai vita ad un bosco sarà anche una grande campagna di partecipazione popolare, che durerà dal 23 settembre, data del Solstizio di autunno al 21 novembre, data in cui si festeggia la Giornata dell’albero. Soci e clienti Unicoop Firenze potranno infatti sostenere il progetto del bosco con donazioni alle casse a livello individuale o anche attraverso l’organizzazione di comitati di scopo sul territorio, che coinvolgeranno cittadini, associazioni e comunità per contribuire, non solo economicamente, alla creazione dell’area verde. La campagna di raccolta fondi (fa parte degli impegni di Coop per l’ambiente e della campagna Oasi Urbane) prenderà il via giovedì prossimo 23 settembre in tutti i Coop.fi della Toscana. Si può contribuire: alle casse dei punti vendita COOP.fi donando almeno 1 euro o 100 punti della Carta Socio, online sulla pagina www.eppela.com/
Il progetto del bosco di Montopoli prevede un percorso naturalistico che si snoda lungo tutto il parco e che raccorda una serie di “luoghi”, come la torre di osservazione, che permetterà una visuale eccezionale della biodiversità locale a otto metri di quota, l’anfiteatro nel bosco e il loop (un circuito ad anello con vari tipi di vegetazione) fra le fronde, oltre alle vasche dedicate alle piante acquatiche. È pensato per essere monitorato in tempo reale: un contatore online sarà disponibile per dare conto della Co2 assorbita dalle piante del bosco di Montopoli. Per chi contribuisce, sarà possibile avere aggiornamenti personalizzati per conoscere il contributo alla pulizia dell’aria da parte degli alberi piantato grazie alla sua donazione. Infatti, ogni donatore potrà poi collegarsi attraverso link dedicati alle telecamere, che riprenderanno passo passo l’evoluzione dei lavori e la crescita del bosco fino al monitoraggio quotidiano della cattura degli inquinanti da parte del bosco una volta ultimata la piantagione.
Un albero in ogni negozio: è l’allestimento della campagna Abbraccia un albero, dai vita un bosco che porterà la natura in tutti i 105 negozi Unicoop Firenze, con ingombri differenti a seconda delle superfici di vendita. La raccolta fondi sarà evidente in tutti i supermercati, con cartonati ecologici e riciclabili che raffigurano gli alberi, per ricordare a soci e clienti che basta una piccola donazione alla cassa (a partire da 100 punti carta socio o 1 euro) per dare vita al bosco che può ripulire l’aria che respiriamo e contrastare il cambiamento climatico. Il progetto sarà accompagnato da un tour nei Coop.fi dei visori in 3d che permetteranno di calarsi nel bosco di Montopoli per vedere come è ora l’area e come sarà dopo l’intervento di Unicoop Firenze e dei suoi soci. Il progetto, in collaborazione con ETT, poterà soci e clienti a contatto, seppur virtuale, con l’anteprima del progetto elaborato dal professor Stefano Mancuso e da Pnat.
Daniela Mori, presidente del Consiglio di Sorveglianza di Unicoop Firenze
“Questo progetto è un contributo concreto per l’ambiente e coinvolge tutti i soci di Unicoop Firenze. Con questa campagna vogliamo dare a tutti gli strumenti per contribuire a rendere più sana la vita su questo pianeta e del pianeta. Dalla bonifica alla piantagione degli oltre 3mila alberi fino alle attività didattiche e di divulgazione che potremmo fare in questo bosco, vogliamo dare un esempio virtuoso di come si può cambiare il nostro futuro, con scelte importanti, anche onerose, come l’investimento della cooperativa, e con la partecipazione di tutti. Il tema del cambiamento climatico non è più rimandabile, gli scienziati, come il professor Mancuso ci dicono che l’unico modo per salvare il Pianeta e ridurre gli inquinanti è piantare più alberi e noi realizzeremo un intero bosco in un’area centrale della Toscana”.
Stefano Mancuso, direttore del laboratorio di Neurobiologia vegetale, professore Università di Firenze,
“L’iniziativa di Unicoop Firenze di trasformare una ex area industriale in un nuovo bosco è incredibilmente meritevole per due motivi: il primo perché le migliaia di alberi che lo andranno a costituire agiranno immediatamente in maniera positiva assorbendo grandi quantità di anidride carbonica e il secondo è che questo bosco assolverà anche ad una funzione di tipo didattico, insegnando, a chiunque vorrà visitarlo, che cosa significa vivere in un pianeta sostenibile, come combattere il riscaldamento globale ed, in ultima analisi, come vivere in maniera felice e armoniosa insieme a tutti gli altri esseri viventi che con noi dividono la gioia di abitare questo pianeta meraviglioso”.
Stefano Ciafani, presidente Legambiente
“Legambiente sostiene questo progetto ed è in particolare impegnata nell’analisi e nel monitoraggio delle attività che riguardano la bonifica del sito, attraverso il nostro Ufficio scientifico nazionale. Questa operazione è fondamentale perché rimuovendo il cemento e i manufatti presenti nell’area il terreno potrà tornare ad avere un ruolo regolatore dell’ecosistema e di preservazione della biodiversità, con la mitigazione del rischio idraulico dell’area, il ripristino delle funzioni ecologiche del suolo, la possibilità di sviluppare un progetto di riforestazione importante, anche per l’assorbimento dell’anidride carbonica. Non solo, il progetto di bonifica prevede anche un piano di riciclo e riutilizzo degli inerti e dei materiali di costruzione e demolizione, una pratica che si colloca in un’ottica di salvaguardia dell’ambiente attraverso percorsi di economia circolare. Insomma possiamo dire che il progetto di Montopoli fino dalle prime fasi e grazie all’impegno di Unicoop Firenze si pone in controtendenza rispetto a quanto accade, purtroppo, con le bonifiche da realizzare nel nostro Paese. Basti pensare ai 41 siti di interesse nazionale (SIN) da bonificare, che occupano e inquinano una superficie di oltre 100 mila ettari, e agli oltre 34.478 siti di interesse regionale (SIR), sempre da bonificare, con una superficie pari a 66 mila ettari”.
Walter Ganapini, membro del Comitato tecnico scientifico di Re Soil Foundation
“Il progetto di Montopoli vede anche la partnership di Re Soil Foundation, fondazione creata da Coldiretti, Novamont, Politecnico di Torino e Università di Bologna con l’obiettivo di connettere le conoscenze scientifiche, tecnologiche, ambientali ed umanistiche per diventare punto d’incontro per le diverse realtà italiane ed europee che si dedicano al tema del suolo. Per una realtà come la nostra collaborare con questo progetto è più che naturale: al suo interno ritroviamo molte delle azioni utili per restituire qualità al suolo e, attraverso di essa, rispondere alla crisi climatica. C’è la bonifica di un’area degradata, la deimpermeabilizzazione del terreno e la riforestazione con piante autoctone. Il progetto del bosco bio-sostenibile di Montopoli si pone inoltre l’obiettivo di informare e formare i cittadini sul ruolo cruciale del suolo, risorsa non rinnovabile e vitale per le comunità. I risultati dimostreranno la bontà di queste scelte che rappresenteranno sicuramente una buona pratica da mutuare altrove. Crediamo sarà fondamentale sviluppare dei sistemi di monitoraggio che siano in grado di misurare gli impatti generati da questa iniziativa in termini di salute e fertilità dei suoli e di aumento della consapevolezza da parte dei cittadini”.