Venerdì 21 giugno si è tenuta l’Assemblea Generale dei Soci di Terre dell’Etruria per l’approvazione del bilancio 2023 e la definizione della strategia per i prossimi anni. Presenti il Presidente Nazionale di Legacoop Simone Gamberini, il Presidente Nazionale di Legacoop Agroalimentare Cristian Maretti ed il Presidente di Legacoop Toscana Roberto Negrini.
Si è tratta di un anno complesso per il settore agricolo a causa di diversi fattori, tra cui la forte discesa dei prezzi dei cereali, l’aumento dei costi dei mezzi tecnici, la riforma PAC e una importante diminuzione della produzione a ettaro.
Nonostante le difficoltà, Terre dell’Etruria ha mantenuto alto il livello di attenzione riuscendo anche a migliorare la liquidazione del conferimento su diversi prodotti conferiti, chiudendo il bilancio del 2023 con oltre 74 milioni di ricavi netti ed un utile al netto delle imposte di euro 1.463.874, un patrimonio netto di quasi 17 milioni di euro e un numero di soci, in crescita su tutti i territori, arrivato a 3675, confermandosi un punto di riferimento per tutti gli agricoltori del territorio toscano.
“Abbiamo affrontato sfide inedite per noi, in un anno fatto da grandi complessità – ha dichiarato il Presidente di Terre dell’Etruria, Massimo Carlotti – L’impennata dei costi energetici, l’aumento dei tassi di interesse e l’accentuata pressione inflazionistica hanno fortemente condizionato la tenuta dei conti. Nonostante questo, siamo riusciti ad assorbire quasi per intero gli aumenti, riuscendo anche, per alcune filiere, a valorizzare ulteriormente il valore del prodotto conferito”.
Terre dell’Etruria guarda al futuro con fiducia e con un piano ambizioso di crescita. L’obiettivo è quello di rafforzare la propria posizione di leadership nel mercato agroalimentare toscano e nazionale, attraverso l’aggregazione, l’innovazione e la sostenibilità.
“Dobbiamo diventare più grandi perché i margini non sono più quelli di una volta mentre i costi tendenzialmente aumentano – ha sottolineato Carlotti – Non ci sono molti modi per farlo se non quello di convincere altre Cooperative a convivere in una casa comune”.
In questo senso, Terre dell’Etruria ha già in cantiere ulteriori progetti di proliferazione territoriale su diversi settori in altrettante aree della Toscana dove intende rafforzare il proprio status di leader di filiera e di partner preferenziale per tutto il mondo agricolo.
“Siamo consapevoli che per essere sostenibili è necessario prima di tutto un’organizzazione preparata, motivata e rodata – ha affermato Carlotti – . Per questo motivo, stiamo investendo molto nella formazione e nello sviluppo dei nostri dipendenti”.
Da non sottovalutare l’impegno nel percorso di sostenibilità,con 387.433 kw di energia elettrica autoprodotta con i propri impianti fotovoltaici e 50 tonnellate di co2 risparmiata ed una redistribuzione di risorse verso l’indotto regionale, soci, lavoratori e fornitori per oltre 37 milioni di euro. L’impegno per la crescita va di pari passo con quello per la sostenibilità. Terre dell’Etruria presenterà a breve il suo primo bilancio di sostenibilità, a dimostrazione dell’attenzione verso l’ambiente e il territorio.
Il Presidente di Terre dell’Etruria ha inoltre lanciato un appello alla politica affinché si impegni a sostenere il settore agricolo con una strategia di ampio respiro. “L’Italia è un Paese che ragiona solo per emergenza – ha dichiarato Carlotti – Ma oggi più che mai è necessaria una strategia di lungo periodo per il settore agricolo. Senza una visione chiara e un sostegno concreto da parte delle istituzioni, il futuro dell’agricoltura italiana è a rischio. Le tre parole d’ordine per il futuro di Terre dell’Etruria sono Coraggio, Cooperazione e Sostenibilità. Con queste parole d’ordine, saremo in grado di superare le sfide che ci attendono e di costruire un futuro migliore per la nostra cooperativa e per i nostri soci.”