Si è svolta stamani 19 giugno a Viareggio la prima Assemblea del Distretto Coop Tirrenico. Il Distretto, costituitosi lo scorso 7 dicembre, rappresenta le cooperative di consumo aderenti a Legacoop con sede legale in Toscana, Umbria e Lazio. Ne fanno parte 55 cooperative che contano più di 2 milioni di soci, un valore della produzione di circa 4,8 miliardi di euro e oltre 15mila occupati.
L’assemblea, aperta da Giovanni Chiesi di Legacoop Toscana e presieduta da Daniela Mori, presidente del Consiglio di sorveglianza di Unicoop Firenze, ha confermato come presidente del Distretto Coop Tirrenico Roberto Negrini, presidente di Legacoop Toscana.
Nel corso della sua Relazione (scarica qui la versione integrale) Negrini si è soffermato a lungo sulla situazione economica che il Paese sta attraversando: “L’inflazione italiana si mantiene su livelli altissimi, intorno all’8%, e gli alimentari restano uno dei fattori trainanti della tensione, con un incremento annuo dell’11,8% e un calo delle vendite in volume dello 0,9% – ha detto Negrini -. Siamo di fronte al più imponente fenomeno di erosione del potere d’acquisto da oltre vent’anni, e con fenomeni paradossali: sebbene il settore dei discount abbia visto un aumento dei prezzi maggiore rispetto ai supermercati tradizionali, questo ha acquisito ulteriori quote di mercato. La povertà materiale delle famiglie è ormai diventata un elemento distorsivo anche nella capacità di realizzare una effettiva concorrenza sul mercato”.
Negrini ha sottolineato come in un periodo di sostenuta inflazione il pericolo maggiore sia rappresentato da un crollo della fiducia, tra famiglie, imprese e lavoratori: “Per contrastare questo rischio – ha detto Negrini – abbiamo bisogno di filiere produttive integrate fondate sulla fiducia, sia internamente che tra gli attori economici, in modo da consentire ai prezzi di fluttuare sulla base degli effettivi andamenti di mercato, sia al rialzo che al ribasso”. Nel corso dell’assemblea è stato presentato il progetto sulle filiere cooperative “la nostra risposta a come affrontare con responsabilità e ancoraggio ai valori questa complessa stagione inflazionistica”.
Tra le priorità individuate da Negrini per il prossimo futuro c’è quella di costruire un rapporto mutualistico, con i soci, che sia innanzitutto frutto di una scelta d’acquisto duratura, garantendo prezzi competitivi (“una cooperativa di consumatori, su alcuni prodotti fondamentali, deve garantire un prezzo almeno pari al mercato”). Al tempo stesso “Per essere ‘più di un supermercato’ la concorrenza dei prezzi e dei prodotti non basta – ha aggiunto Negrini –, bisogna essere capaci di mostrare al socio che il suo atto di acquisto in cooperativa produce effetti reali sulla comunità a cui appartiene, dall’occupazione alla produzione agricola, fino alle politiche sociali e culturali”.
Irene Mangani, vicepresidente di Legacoop Toscana, ha parlato dielle prime esperienze di Sinergie sulle politiche sociali tra le cooperative di consumo aderenti al Distretto, raccontando quanto è stato fatto finora per coinvolgere i soci in un’ottica unitaria, al di là dell’appartenenza alle singole cooperative.
Pietro Ceciarini ha illustrato il “Progetto Toscana: attivazione sociale territoriale”, raccontando come a Montefoscoli (località vicino a Palaia, in provincia di Pisa) la partecipazione sociale e la creazione di un senso di comunità abbiano portato benefici nel sostegno a una piccola realtà. Qui, a partire da un’analisi delle persone e dei bisogni sono stati avviati alcuni progetti (spesa a domicilio della Coop, Circolo letterario culturale) mentre altri due sono in cantiere (la realizzazione di un ostello per camminatori e bikers e di un centro ricreativo persone anziane).
Luca Braccesi e Sergio Soavi hanno parlato del progetto Filiere cooperative, che punta creare forme di collaborazione tra cooperazione agricola e cooperative di consumo, sempre a partire dalla centralità del consumatore. Fare filiera significa avvicinare quanto più possibile il consumatore all’origine del prodotto, creando così una responsabilità condivisa ed autentica sul valore del cooperare. Sono stati illustrando i primi progetti avviati, le idee e le proposte sulle filiere di piante e fiori e ortofrutta (dove sono stati già ottenuti alcuni primi positivi risultati economici nelle aree sperimentali:), su quella lattiero casearia, vitivinicola e olivicola
Nel corso del dibattito hanno preso la parola Lorenzo Ortolani, vicepresidente di Coop Centro Italia, Fabio Baldi, presidente Coop Greve, Morando Loppi, presidente Coop Alto Casentino, Marco Lami, presidente di Unicoop Tirreno e Vincenzo Fazzi, presidente di Coop amiatina, Annalisa Masotti presidente della Cooperativa di consumo di Galliano.
Infine, gli interventi conclusivi. Simone Gamberini, presidente di Legacoop nazionale, ha posto l’accento sul percorso avviato a livello nazionale per declinare i principi cooperativi in un modello di impresa che riesca a dare valore alla figura del socio e al tempo stesso ad essere sostenibile sul mercato. Marco Pedroni, presidente ANCC, ha parlato del processo di rinnovamento che investirà l’associazione nazionale ANCC, mirato a costruire nuova unità attraverso un nuovo patto associativo tra le cooperative, così da portare avanti iniziative più forti e mettere in agenda temi strategici.
L’Assemblea (157 i delegati aventi diritto al voto, 96 i presenti: 60 uomini e 36 donne) ha eletto all’unanimità gli organismi del Distretto: la Direzione (composta da 41 membri) il Comitato dei garanti, l’Organo di controllo. La Direzione ha nominato presidente del Distretto Roberto Negrini, che ha dato lettura degli altri componenti dell’Ufficio di Presidenza del distretto: Daniela Mori presidente di Unicoop Firenze, Marco Lami, presidente di Unicoop Tirreno, Antonio Bomarsi, presidente di Coop Centro Italia e Vincenzo Fazzi, presidente di Coop Unione Amiatina.