L’emergenza legata al Coronavirus, pur nella sua drammaticità, ha rappresentato per alcune cooperative l’occasione per far emergere riserve di potenzialità e dare una “spinta” alla realizzazione di idee che già erano in cantiere. Così è stato ad esempio per gli Ortolani Coraggiosi di Sinergic@, cooperativa agricola sociale di Fucecchio che attraverso la produzione e la vendita di ortaggi crea opportunità di inserimento per ragazzi con autismo e con altri disturbi psichici (dal lavoro nei campi, fino al confezionamento e alla vendita degli ortaggi).
“Normalmente la nostra formula di vendita è simile a quella dei Gas, i gruppi di acquisto – racconta la presidente di Sinergic@ Eluisa Lo Presti – Nei comuni del Circondario Empolese Valdelsa e del Valdarno Inferiore abbiamo una serie di punti di distribuzione presso sedi di associazioni, case del popolo o negli spazi immediatamente antistanti, dove siamo presenti un giorno alla settimana per la vendita delle cassette di verdura, che prepariamo sin base alle ordinazioni ricevute”.
Con l’inizio dell’emergenza però, sia per via delle restrizioni da parte dei comuni alla vendita su suolo pubblico sia per le limitazioni agli spostamenti che hanno interessato i clienti, in alcune zone non è stato possibile proseguire la vendita con questa modalità.
La cooperativa però non si è scoraggiata e ha allora deciso di “reagire” lanciandosi in una nuova avventura, quella delle consegne a domicilio: una diversa modalità di distribuzione dei propri ortaggi (coltivati nei terreni di Fucecchio e San Miniato secondo metodi genuini e naturali e nel rispetto dei principi della filiera corta) che già si era pensato di sviluppare ma che finora non era mai stata sperimentata. Ha intrapreso così (pur dovendo fare a meno in questo momento dell’importante apporto rappresentato dagli inserimenti lavorativi, temporaneamente sospesi dalla Asl) una nuova “strada” per continuare a garantire il servizio di vendita di verdura fresca ai propri consumatori abituali e magari per far conoscere i propri prodotti a nuovi clienti, svolgendo anche, al tempo stesso, una funzione di servizio per le comunità.
“Nel giro di un paio di settimane ci siamo riorganizzati per consegnare gratuitamente a domicilio in quasi tutti i comuni interessati – spiega Lo Presti – Solo in tre comuni, Fucecchio, Limite sull’Arno e San Miniato è rimasta la modalità di vendita tradizionale. Oltre alla cassetta di verdura e frutta (quest’ultima di produttori vicini o scelti in base alla loro qualità) e ai nostri trasformati come succhi, marmellate e ceci, ci siamo resi disponibili a consegnare contemporaneamente a domicilio anche altri prodotti, come il vino o la pasta, sempre nell’ottica di farci promotori di territorio e di rendere un servizio alla comunità”.
Una soluzione nata per fronteggiare una situazione certamente imprevista ed eccezionale, ma che potrebbe – perché no – continuare in futuro, accanto alla modalità di vendita tradizionale, anche quando l’emergenza sarà cessata.