La commissione bilancio del Senato ha dato il via libera all’emendamento che estende alle imprese articolo 16 gli aiuti per fronteggiare le difficoltà derivanti dall’emergenza Covid-19, inizialmente previsti solo per gli articoli 17 e 18.
Si pone così rimedio a una situazione squilibrata che si era venuta a creare nei mesi passati, quando nel “Decreto Agosto” il Governo aveva stabilito un ristoro solo per gli articoli 18 (i terminalisti) e 17 (le agenzie interinali) “dimenticandosi” di fatto gli articoli 16. Questi ultimi sono quasi sempre cooperative a cui viene esternalizzata parte dei lavori che avvengono in porto (come lo scarico delle auto o di altre merci).
Per via dell’emergenza sanitaria anche queste imprese avevano registrato un calo del lavoro dovuto alla diminuzione dei traffici portuali, ma erano rimaste finora fuori dai sostegni economici previsti dal Decreto. Inoltre l’esclusione rischiava di penalizzare fortemente il porto di Livorno, dove questa modalità organizzativa, prevista dalla legge n. 84 del ’94, è sempre stata presente in maniera consistente e dove operano due cooperative aderenti a Legacoop Toscana, Compagnia Portuali e Uniport.
L’emendamento riconosce ora alle imprese un contributo di 90 euro per ogni turno lavorativo prestato in meno rispetto al corrispondente mese del 2019.
“Abbiamo raggiunto un risultato straordinario – afferma Angelo Migliarini, responsabile Dipartimento Produzione e Servizi di Legacoop Toscana – Questo è un emendamento che parte dal territorio, dal basso verso l’alto, frutto di un grande lavoro di squadra che ha coinvolto le cooperative, Legacoop Toscana, l’autorità portuale, Ancip, e istituzioni locali, i parlamentari del territorio, la ministra De Micheli che abbiamo incontrato due settimane fa a Livorno e che ha ascoltato le nostre ragioni”.
“Esprimo soddisfazione per l’approvazione dell’emendamento che estende anche ai lavoratori portuali ex articolo 16 il sostegno economico post-lockdown già previsto per altre categorie portuali: ex art.17, terminalisti, ormeggiatori e marittimi – afferma Enzo Raugei, presidente della Compagnia Portuale di Livorno – A Livorno l’emendamento approvato interessa aziende in cui operano oltre 400 lavoratori, fa giustizia della forte flessione di fatturato dovuta al calo dei traffici nella fase del lockdown e successivamente fino ad oggi. Per le aziende interessate dal provvedimento significa un aiuto concreto e contare su risorse reali con le quali far fronte alla flessione dei traffici, di riflesso maggiore sicurezza per i lavoratori e le proprie famiglie”.
“Abbiamo ottenuto un risultato importantissimo e non scontato – sottolinea il presidente di Uniport Yari De Filicaia – Gli interventi di sostegno ci avevano finora escluso come imprese articolo 16 e questo rischiava anche di far sì che altri scali avessero un vantaggio competitivo rispetto a Livorno. Abbiamo lavorato con grande sinergia, il ministro De Micheli si è dimostrato disponibile e grazie al lavoro di squadra abbiamo raggiunto questo importante obiettivo”.