Lotta agli incendi e difesa del territorio,
i quarant’anni della cooperativa D.R.E.Am
Quarant’anni di lavoro nel settore della progettazione in campo agricolo-forestale e ambientale, che partendo dalla Toscana – e in particolare dal Casentino e dal Pistoiese – si è allargato nel tempo al resto d’Italia e all’estero. La cooperativa D.R.E.Am Italia, con sedi a Pratovecchio Stia (Ar) e Pistoia, ha celebrato oggi l’importante compleanno, organizzando per l’occasione una “festa” a Firenze, all’Educatorio del Fuligno, a cui hanno partecipato i protagonisti di questa lunga storia, a partire dal presidente Rodolfo Fornaciai, insieme agli assessori regionali Marco Remaschi (Agricoltura) e Vincenzo Ceccarelli (Urbanistica e Infrastrutture), a Orazio Ciancio (presidente dell’Accademia Nazionale Scienze Forestali) e Raffaello Giannini (Accademico Emerito – Accademia Nazionale dei Georgofili), oltre al presidente nazionale di Legacoop Mauro Lusetti e a quello toscano Roberto Negrini.
Una storia iniziata alla fine degli anni Settanta, con la nascita delle due cooperative Scaf (1978) in provincia di Arezzo e Argentèa (1979) in provincia di Pistoia, che sviluppano una serie di servizi tecnici innovativi, fra cui le prime tecnologie e metodologie informatiche applicate alla pianificazione forestale, l’assistenza tecnica alle comunità montane e la progettazione ambientale integrata. Nel 1991, la fusione delle due cooperative dà vita alla D.R.E.Am Italia. Da sempre, la cooperativa di professionisti ha messo al centro della propria attività le misure per la corretta gestione e salvaguardia del territorio, diventando nel tempo un punto di riferimento per gli operatori del settore sia pubblici che privati, anche nel tema della formazione professionale, assumendo un ruolo di livello nazionale per la preparazione del personale volontario e istituzionale preposto alla prevenzione degli incendi boschivi, attività svolta presso il Centro della Regione Toscana “La Pineta” in provincia di Siena. Negli anni, D.R.E.Am Italia si è poi occupata anche di controlli in agricoltura, progettazione europea, pianificazione forestale, ingegneria ambientale, difesa del suolo e ripristino delle aree dissestate, gestione della fauna selvatica.
Oggi la società può contare un organico composto da oltre 50 soci e professionisti, oltre a un network di decine di collaboratori. Diverse le attività in cui è attualmente impegnata, dalla promozione dello sviluppo rurale sul territorio all’ingegneria per il territorio, con i settori di intervento che vanno dalla difesa del suolo alla pianificazione urbanistica, dalla valorizzazione delle risorse naturali e forestali all’incentivazione di fonti di energia rinnovabile, dalla bonifica dei siti inquinati agli interventi di riqualificazione e valorizzazione ambientale. E ancora, la gestione sostenibile di ambienti naturali e fauna: D.R.E.Am Italia ha contribuito alla redazione dei Piani di gestione forestale della Regione Toscana, al Sistema informativo forestale della Regione Sicilia e ai Piani forestali particolareggiati della Regione Sardegna, ma anche alla reintroduzione della fauna sul territorio, come il capriolo italico in Aspromonte, e ha sviluppato la piattaforma “Artemide” per la gestione faunistica.
Altro campo d’azione molto importante è quello contro gli incendi boschivi. Dal 1991, la cooperativa porta avanti questa attività, affrontandone tutti gli aspetti: prevenzione, addestramento e formazione per la lotta attiva e la gestione dell’emergenza, fino ad arrivare al ripristino delle zone colpite. Sono stati più di 9.000 i corsi svolti e 75.000 gli addetti formati, di quasi tutte le regioni italiane, diventando un punto di riferimento internazionale per il metodo e l’innovazione applicata alla formazione.
“Oggi ci voltiamo un attimo indietro per guardare avanti – ha detto il presidente Rodolfo Fornaciai – dopo quarant’anni di vita, affrontiamo il futuro con l’auspicio di continuare sul solco tracciato in questi anni, durante i quali la nostra realtà è cambiata molto. Una realtà partita da lontano, grazie all’intraprendenza di un gruppo di studenti che hanno voluto coltivare i loro sogni, fino a trasformarli nella D.R.E.Am di oggi. Innovazione e tradizione, cultura d’impresa e valori cooperativi saranno il mix vincente anche per il futuro. Quando non mancheranno le sfide: da un lato i cambiamenti climatici rappresentano un mondo costretto ormai ad affrontare l’emergenza come quotidianità, dall’altro il territorio sempre più incapace di sostenere l’impatto con questi fenomeni pone la questione non procrastinabile della sua messa in sicurezza e di una nuova declinazione del modello di sviluppo. La messa in sicurezza del territorio – continua – è e sarà la più importante opera infrastrutturale, se vogliamo riorientare il nostro Paese verso un futuro sostenibile”.
“Quella della D.R.E.Am è una bella storia cooperativa perché, se quarant’anni sono un traguardo molto importante per qualsiasi impresa, per una cooperativa lo sono ancora di più – sottolinea il presidente nazionale di Legacoop Mauro Lusetti – una storia splendida perché questa è una cooperativa tra professionisti e ciò rappresenta la capacità della cooperazione di essere una forma imprenditoriale che soddisfa bisogni anche oltre i settori storici che l’hanno resa importante come il consumo e la cooperazione agricola. Una storia cooperativa molto bella e molto importante – aggiunge – anche perché agisce già dagli anni Settanta su quelli che sono oggi elementi di primaria importanza come la messa in sicurezza del territorio, la salvaguardia dell’ambiente e la rigenerazione urbana, settori quindi che ci consentono come cooperazione di essere attenti all’evoluzione e ai bisogni delle persone”.