Un lieve aumento del fatturato e dei volumi di vendita del vino, nonostante un contesto generale sempre più complicato anche nel settore vitivinicolo, con il mantenimento del lavoro continuo per tutti i 43 dipendenti.
Si è chiuso così al 31 agosto 2017 il bilancio di esercizio del consorzio Le Chiantigiane, aderente a Legacoop Toscana, che è stato presentato questa mattina alla presenza di Giovanni Luppi, presidente nazionale di Legacoop Agroalimentare, Roberto Negrini, presidente di Legacoop Toscana, Sara Guidelli, responsabile delle cooperative agricole di Legacoop, David Baroncelli, sindaco di Tavarnelle Val di Pesa, Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti, e Davide Ancillotti, presidente de Le Chiantigiane.
Un bilancio che ha fatto registrare lievi aumenti dei volumi di vendita del vino e del fatturato, nell’ordine dell’1%, sfiorando i 20 milioni e mantenendo il lavoro continuo per i 43 dipendenti. E questo nonostante l’esercizio appena concluso si sia svolto in un contesto sempre più complicato dal punto di vista commerciale, per l’insistente crisi economica e finanziaria che tutti i settori – compreso quello vitivinicolo – stanno attraversando.
Grazie a un blend di vini sempre più ampio e di qualità, il consorzio è riuscito a resistere e non ha perso quote di mercato, mantenendo il vino Chianti in bottiglia da 0.750 ml “Loggia del Sole” come primo nelle vendite della grande distribuzione italiana.
Sono oltre 2.200 le piccole e piccolissime aziende agricole coinvolte nella filiera de Le Chiantigiane, che continua il suo importante lavoro come punto di riferimento sul territorio per la valorizzazione del vino conferito dalle cantine socie.
“Le Chiantigiane rappresenta un’importante realtà sia per la filiera cooperativa del vino che per il territorio – sottolinea il presidente di Legacoop Toscana Roberto Negrini – è un’impresa che aggrega e che è capace di affrontare i mercati italiani ed esteri”.
“Siamo soddisfatti per questo bilancio – commenta Davide Ancillotti – il vino sta affrontando in questo momento molteplici difficoltà, come Chiantigiane cercheremo di mettere in atto tutte le azioni necessarie per dare risposte adeguate”
“Nel mondo del Chianti possono esserci e ci saranno difficoltà per la perdita del 40% della produzione nella vendemmia 2017, che si rifletterà nell’annata 2018 con problematiche anche da un punto di vista economico. Sarà un anno difficile, in cui però dobbiamo mantenere i nervi saldi”, spiega Giovanni Busi.