Università e imprese a confronto sull’applicazione dell’innovazione all’imprenditorialità del mondo cooperativo. Dall’industria 4.0 all’open innovation, dai big data alla biorobotica, dalla realtà aumentata alle tecnologie della salute: sono solo alcune delle tematiche che hanno animato l’evento organizzato oggi a Pisa da Legacoop Produzione e Servizi e Scuola Superiore Sant’Anna.
Una giornata in cui si è parlato del “corridoio di competenze” attraverso cui trasferire le conoscenze tecnico-scientifiche dall’ambiente universitario a quello della cooperazione di lavoro attiva nei settori della produzione e dei servizi: dall’industria alla logistica, dall’ambiente al food, dal facility management alle costruzioni, dalla progettazione ai servizi ai beni culturali.
“È evidente che in un’economia della conoscenza – ha affermato in apertura il rettore della Scuola Superiore Sant’Anna Pierdomenico Perata – il trasferimento tecnologico e delle conoscenze dal mondo universitario al mondo delle imprese è cruciale, se non ci fosse non ci sarebbe futuro per le nostre imprese. Non c’è innovazione senza conoscenza; conoscenza generata prevalentemente nelle università, anche se non solo, in quanto le imprese stesse sanno fare innovazione e creare la propria conoscenza, ma è evidente che l’attinenza al trasferimento avviene solo se tutti gli attori creatori di conoscenza si mettono a sistema”.
Tra i saluti inziali, oltre al Rettore e al sindaco di Pisa Marco Filippeschi, ha preso la parola il presidente di Legacoop Toscana Roberto Negrini, cha sottolineato l’importanza di avvicinare e mettere insieme il mondo accademico e della ricerca e quello dell’impresa, in una duplice direzione: “L’apertura verso il mondo dell’università, nel segno della contaminazione, è una sfida che noi imprese cooperative dobbiamo portare avanti”.
Secondo Angelo Migliarini, vicepresidente vicario di Legacoop Produzione e Servizi con delega all’innovazione e alla formazione e presidente dell’Area Lavoro di Legacoop Toscana “la forma cooperativa promuove la combinazione tra intelligenza collettiva, imprenditorialità collaborativa e visione strategico-innovativa dell’impresa. Occorre dar vita a una cultura diffusa dell’innovazione nel sistema economico e in quello formativo. Bisogna puntare sull’innovazione sistemica come asse di posizionamento”.
Hanno portato il loro contributo alla platea di ricercatori e cooperatori Andrea Piccaluga, direttore dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna; Paolo Dario, docente dell’Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna e coordinatore della proposta di Competence Center 4.0; Marco Frey, docente dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna; Luca Sebastiani, direttore dell’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna; Tommaso Cucinotta, docente dell’istituto TeCIP (Tecnologie della Comunicazione, Informazione, Percezione) della Scuola Superiore Sant’Anna.
Carlo Zini, presidente di Legacoop Produzione e Servizi ha sottolineato come l’innovazione sia un paradigma acquisito da tempo dalle imprese cooperative: “Le cooperative di produzione e servizi sono imprese che hanno come elemento costitutivo il socio lavoratore. Nel tempo sono stati sottratti posti di lavoro, ma quel lavoro ha sempre cercato di generare sviluppo e condizioni migliori di lavoro per chi sarebbe succeduto nella cooperativa. Imprese che sono qui oggi hanno saputo continuamente trasformarsi ed innovare. Non si può diventare imprese centenarie se non si è innovato nei vari periodi storici”.
A conclusione hanno preso la parola l’assessore regionale Stefano Ciuoffo e il presidente di Legacoop Mauro Lusetti, presidente di Legacoop.
Nel pomeriggio spazio a sessioni approfondite e incontri mirati tra docenti e ricercatori della Scuola Sant’Anna e imprese cooperative.