“In un’epoca segnata da tensioni geopolitiche, crisi ambientali, disuguaglianze crescenti e trasformazioni economiche profonde, il movimento cooperativo, nell’anno Internazionale delle Cooperative indetto dall’ONU, si conferma come modello di impresa capace di rispondere con efficacia, resilienza e visione alle sfide del presente. Le cooperative non sono solo imprese: sono comunità economiche e sociali radicate nei territori, orientate al bene comune. In un momento storico particolarmente complesso e delicato in cui l’idea stessa di progresso sembra vacillare le cooperative riaffermano la centralità della persona, la funzione sociale dell’economia e il valore della pace. Con visione, competenza e radicamento, il movimento cooperativo è pronto a contribuire al disegno di un nuovo paradigma di sviluppo, fondato sulla giustizia, sull’inclusione e sulla sostenibilità”.
Lo ha sottolineato Simone Gamberini, presidente di Legacoop, nel suo intervento di apertura dell’Assemblea dei Delegati di metà mandato nel Salone dei CInquecento di Palazzo Vecchio a Firenze.
“Oggi, qui a Firenze – ha detto anche il presidente di Legacoop – inizia un percorso che ci porterà ad attraversare tutto il Paese per terminare nel 2026 a Milano quando celebreremo i 140 anni di Legacoop. Un percorso di ascolto e confronto con le Istituzioni, il mondo dell’economia, del lavoro, la società italiana, che ci consentirà di implementare ed aggiornare la nostra proposta per contribuire alla crescita del Paese nel segno dell’inclusione e dell’equità”.
All’assemblea hanno portato i loro saluti il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e la sindaca di Firenze Sara Funaro.
“Temo che da un po’ di tempo, a causa di tanti processi interni ed esterni, spesso ci dimentichiamo di volere costruire un lavoro migliore, e ci accontentiamo di essere datori di lavoro “un po’ meno peggio” – ha detto nel suo intervento il presidente di Legacoop Toscana Roberto Negrini -.
Parlare del lavoro oggi come cooperatrici e cooperatori significa quindi parlare della fondazione di quel posizionamento politico associativo che vogliamo costruire da qui alla Biennale dell’Economia Cooperativa di Milano. Il fattore primo e l’obiettivo ultimo della nostra azione; il modo per rendere effettivo e concreto quell’uguale, simbolo e obiettivo di una Legacoop rinnovata. In questi giorni, con i nostri dibattiti, con le iniziative che animeremo, con il pensiero, le parole e i progetti proveremo a immaginare insieme come fare il lavoro cooperativo di domani. Cercheremo di ritrovare l’ambizione di cambiare il mondo. Perché, ne sono convinto, noi vogliamo e possiamo essere, i Migliori”.
L’assemblea ha ospitato gli interventi di Tommaso Nannicini, professore di Economia Politica all’Istituto Universitario Europeo, presso la Florence School of Transnational Governance e Paolo Gentiloni, già Commissario Europeo per l’Economia e già Presidente del Consiglio dei ministri.
Sono intervenuti anche Gianluigi Granero direttore Legacoop, Attilio Dadda, vicepresidente vicario Legacoop e Rita Ghedini, delegata della Presidenza nazionale sul tema lavoro.
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