A settembre 2023 Cooperativa Archeologia ha portato a termine una delle campagne di restauro più importanti degli ultimi anni a Firenze. Il Comune, utilizzando fondi reperiti attraverso lo strumento dell’”Art Bonus” ed elargiti dalla maison di moda Ferragamo, ha elaborato un progetto di restauro relativo ad alcuni significativi gruppi statuari della città. Nello specifico, il lavoro comprendeva il monumento eretto in onore di Michelangelo Buonarroti nel 1875 nel piazzale omonimo, opera di Giuseppe Poggi e Cesare Papi, e numerose statue conservate in Piazza Signoria: il monumento equestre al Granduca Cosimo I del Giambologna del 1594, la copia bronzea della Giuditta di Donatello eseguita nel 1988, la copia del David di Michelangelo, realizzata da Luigi Arrighetti nel 1910, la statua di Ercole e Caco di Baccio Bandinelli, scolpita nel 1534, e le due statue dei cosiddetti Termini, sempre di Baccio Bandinelli, della seconda metà del Cinquecento.
Il considerevole numero di opere d’arte, alcune originali di età rinascimentale, altre copie più recenti, rappresentava fin dall’inizio una grande impresa sotto diversi profili: i differenti materiali costitutivi, sia bronzo che marmo; la delicatezza di molte superfici decorate, soprattutto nel caso degli originali; i numerosi fattori di degrado da affrontare, trattandosi di opere collocate a cielo aperto, e quindi esposte totalmente agli agenti atmosferici; la presenza di cantieri nel tessuto urbanistico del centro cittadino, frequentato quotidianamente da migliaia di turisti; e non ultimo la lunga coda della pandemia Covid-19. Infatti, una volta acquisita la gara pubblica, il primo cantiere, relativo al monumento di Piazzale Michelangelo, è stato messo in opera nel luglio 2021. Per tutto l’anno le lavorazioni hanno dovuto tener conto delle prescrizioni ancora vigenti, emanate a livello nazionale per combattere la pandemia. Il lavoro di restauro, coordinato e svolto dai nostri restauratori, si è avvalso anche della collaborazione di professionisti esterni, sia per le parti bronzee che per quelle in marmo, e del CNR per una campagna diagnostica su superfici e degradi, utile ad affinare gli interventi messi in campo.
Con la direzione scientifica della Soprintendenza alle Belle Arti e in coordinamento con la Direzione Lavori del Comune di Firenze, le attività a Piazzale Michelangelo si sono svolte in 7 mesi, terminando a fine gennaio 2022, impiegando a tempo pieno 5 restauratori, che, oltre a dedicarsi principalmente alla copia bronzea del David e dei Crepuscoli di Michelangelo, hanno curato anche le superfici in marmo del podio e della gradonata.
Le attività in Piazza Signoria sulle varie statue si sono dipanate da giugno 2022 fino a settembre 2023. In poco più di un anno si sono svolte le complicate opere di restauro e consolidamento della statua di Cosimo I, mentre tempi più limitati hanno interessato le altre opere, ognuna interessata da cantieri dedicati. In particolar modo in Piazza Signoria, oltre alle competenze e all’abilità dei nostri restauratori, si sono rivelate vincenti alcune proposte migliorative a corredo dell’intervento. Le aree di cantiere, che sono state limitate il più possibile in estensione per minimizzare il loro impatto sulla piazza, sono state corredate di apparati grafici ed esplicativi, che hanno riscosso grande successo fra i turisti, raccogliendo la loro attenzione grazie alle note storico-artistiche e illustrative dell’intervento di restauro su ogni singola opera. Inoltre, i ponteggi stessi sono stati progettati in maniera tale da lasciare visibili le statue, e non coprirle alla vista dei turisti, anzi rendendo possibile osservare il lavoro dei tecnici in ogni momento.
Ed infine, per la statua di Cosimo I, sono state ammesse le visite di cittadini, turisti e scolaresche, che, guidati dai nostri restauratori, hanno avuto il privilegio di ammirare da vicino l’opera d’arte e la sua storia, e apprendere le tecniche e metodologie di restauro applicate ai singoli degradi. L’intervento su Cosimo I, sia sulla statua bronzea che sul suo basamento in marmo, si è sviluppato su un arco temporale di più di un anno, occupando fino a 8 restauratori al lavoro contemporaneamente. All’inizio delle attività, per consentire un restauro accurato, la statua di Cosimo è stata sollevata dal cavallo e collocata su un supporto temporaneo. Oltre alle azioni conservative di pulizia e protezione delle superfici bronzee e marmoree, è stato eseguito anche un intervento strutturale, non previsto inizialmente nel progetto, per garantire stabilità alla statua. È interessante rilevare come il gruppo equestre, di considerevoli proporzioni, pesi oltre 6 tonnellate. Il peso è concentrato su solo due delle quattro zampe del cavallo, il cui bilanciamento è costituito, oltre che dalla perfetta conformazione della statua, da un sistema di ancoraggio annegato nel basamento e connesso alle zampe. Attraverso una campagna di indagini, corroborata da una ricerca d’archivio che ha permesso di ricostruire la storia del monumento dell’ultimo secolo, si è appurato che il vecchio sistema di ancoraggio della statua bronzea, progettato dal Giambologna, era stato smantellato durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale, per permettere il ricovero dell’opera d’arte in un magazzino, e proteggerla da eventuali danni causati dai combattimenti. Successivamente, la statua era stata ricollocata con un approntamento che ormai cominciava a mostrare i segni del tempo. Per garantire maggior sicurezza, all’opera stessa ma anche alle migliaia di persone che normalmente si assiepano intorno il monumento quotidianamente, in accordo fra tutte le parti è stato proposto un nuovo sistema di ancoraggio, che prevede elementi in acciaio inossidabile per connettere la statua al suo basamento. Per consentire l’installazione del nuovo ancoraggio, il cavallo è stato sollevato dal piano in marmo con una serie di paranchi, ed è rimasto sospeso per circa due mesi, il tempo necessario a lavorare sul basamento ed installare il nuovo supporto. Una volta ricollocato il cavallo e completate le operazioni di restauro, la statua di Cosimo è stata riposizionata in sella, alla presenza delle autorità cittadine, dello sponsor, e di cittadini e turisti che hanno avuto il privilegio di assistere alla conclusione di una grande impresa.
Da fine settembre 2023, Piazza Signoria, libera dai cantieri, si mostra nuovamente a tutto il mondo, ancora più bella.
Renzo Bozzi, Archeologo