In questi giorni di emergenza legati al Coronavirus le piccole cooperative di consumo aderenti a Legacoop Toscana sono impegnate in prima linea per offrire un servizio concreto di sostegno ai cittadini, che va a rafforzare ancora di più la funzione di “presidio” che già rivestono in molti casi per i piccoli centri, specialmente nelle realtà più periferiche e marginali.
Al pari delle imprese più grandi del settore, che stanno svolgendo una funzione essenziale per assicurare l’approvvigionamento alimentare al tempo del covid, anche le “piccole” si stanno adoperando, grazie all’impegno e dedizione del personale, a supporto dei cittadini (specialmente più anziani e fragili) nelle realtà meno grandi e marginali.
La stragrande maggioranza sta ad esempio offrendo il servizio “Spesa a casa” (che in alcuni casi era già attivo prima dell’11 marzo). In molti casi, trattandosi di piccoli negozi di vicinato con un numero ridotto di dipendenti, per usufruire del servizio di spesa a domicilio il socio o cliente telefona direttamente o invia una email al negozio o al presidente della cooperativa, in altri casi ci si sta attrezzando con soluzioni più “tecnologiche”.
Per effettuare la consegna della spesa, generalmente il punto vendita si appoggia alle associazioni locali, pro-loco, ARCI, in alcuni casi a cooperative sociali, spesso con il supporto e sotto l’egida dei Comuni di riferimento che hanno apprezzato molto questa tipologia di iniziative, non soltanto per l’evidente utilità nell’assicurare beni e prodotti essenziali, ma anche perché evitano gli spostamenti e limitano la circolazione dei cittadini.