Si è tenuto il 24 marzo a Firenze il workshop “Cresce la cooperazione agroalimentare, cresce l’agricoltura. L’innovazione del modello cooperativo per l’agricoltore 4.0 nel confronto fra Italia e Francia”. Fra gli studiosi e i cooperatori dai due Paesi che hanno raccontato la loro esperienza e spiegato la loro vision per lo sviluppo del settore, ancheMassimo Carlotti, presidente della cooperativa Terre dell’Etruria, una delle maggiori a livello nazionale, e vicepresidente Legacoop Agroalimentare.
Nel suo intervento Carlotti ha presentato la cooperativa toscana, che fa 48 milioni di fatturato e conta 3.495 soci, 208 lavoratori, 414mila presenze nei punti vendita e un capitale sociale di quasi 6 milioni di euro, esplicitando la mission di Terre dell’Etruria, che è quella di “essere capaci di produrre valori e valore nel tempo, valorizzare la produzione dei soci e tutelale la continuità della cooperativa”.
Presidiare la filiera dal campo alla tavola è per Carlotti l’obiettivo principale, anche in prospettiva, della cooperativa. In questa ottica le sfide che secondo Carlotti devono essere ingaggiate e vinte riguardano la capacità di cambiare e incrementare il valore della produzione della cooperativa (l’obiettivo è raggiungere i 20 mln di valore della produzione al 2020) e quella diallargare l’area di azione, aumentando il numero delle aziende socie servite, i territori presidiati e la qualità dei servizi.
Carlotti guarda anche oltre confine: Terre dell’Etruria punta alla costruzione di collaborazioni di filiera con altre imprese nazionali, ma ancheinternazionali, per valorizzare la produzioni e cercare nuovi sbocchi di mercato, che possono essere interni come esteri.L’innovazionerappresenta una tappa indispensabile, per avanzare nei servizi e per aumentare il valore percepito dal socio.
Quanto al mondo cooperativo, oggetto dell’incontro di ieri mattina, Carlotti ha sottolineato la necessità di “attuare una policy, sia rispetto alla opportunità offerte dal Piano di Sviluppo Regionale, sia a quelle della Politica Agricola Comune, che vada a supportare in modo maggiore il valore della cooperazione comevolano di sviluppo per il mondo agricolo e di studiare nuovi strumenti per lacapitalizzazione delle cooperative”.
Uno degli obiettivi del workshop era del resto l’individuazione di politiche capaci di interpretare il cambiamento in atto e supportare il modello cooperativo rispetto ad altre soluzioni organizzative dell’agricoltura.