La Regione Toscana e i gestori delle Rsa toscane hanno siglato un accordo attraverso cui la Giunta Regionale si impegna ad un aumento progressivo delle quota sanitaria, con il conseguente incremento del fondo ad essa destinato, per i seguenti importi giornalieri:
2,00 euro dal 1° luglio 2023
1,60 euro dal 1° gennaio 2024
1,50 euro dal 1° gennaio 2025
L’intesa è stata sottoscritta il 1 settembre in Palazzo Strozzi Sacrati dal presidente Eugenio Giani e dai rappresentanti dei gestori delle Rsa: Agespi, Arat, Arsa, Aret, Anaste, Uneba, Confcooperative Federsolidarietà Toscana, Legacoop Toscana, Agci, Aiop Rsa Toscana, Diaconia Valdese-Csd, alla presenza dell’assessora alle politiche sociali Serena Spinelli e del direttore sanità, welfare e coesione sociale Federico Gelli.
Si tratta dunque di un aumento da subito del contributo regionale di 60 euro al mese per ogni ospite di Rsa, con ulteriori aumenti progressivi stabiliti anche per le due prossime annualità.
I gestori delle strutture residenziali, da parte loro, si impegnano a condividere con la Giunta Regionale un percorso di approfondimento tecnico diretto alla valutazione dell’attuale struttura dei costi delle Residenze, per individuare il livello di sostenibilità economica nel medio periodo che non pregiudichi la qualità e l’appropriatezza assistenziale né la sicurezza degli operatori. Questo nell’ottica di favorire la programmazione di un’offerta adeguata sul territorio, perché il cittadino sia in grado di scegliere liberamente all’interno di un sistema di strutture residenziali plurale e diffuso, ma omogeneo in termini di requisiti strutturali, organizzativi e professionali, di qualità residenziale e appropriatezza assistenziale.
In merito alla formazione degli operatori, nel protocollo è contenuto l’impegno della Giunta con il contributo dei soggetti gestori e il coinvolgimento delle parti sociali, all’istituzione di un Osservatorio permanente cui affidare la stima e il monitoraggio del fabbisogno complessivo dei profili socio-sanitari necessari per rispondere concretamente alle dotazioni operative delle strutture.
Nel corso dell’incontro sono stati illustrati anche i contenuti della recente delibera n. 1007 del 28/08/2023 che stanzia ristori per i maggiori costi sostenuti a seguito dell’emergenza Covid-19 dalle Residenze sanitarie per disabili (Rsd) e Comunità alloggio protette (Cap). Si tratta in particolare di una quota integrativa giornaliera di 4 euro per posto letto per il periodo dal 1 aprile 2022 al 30 giugno 2022 e per il periodo dal 1 gennaio 2023 al 30 giugno 2023 che verranno erogati dalle Asl territoriali con fondi regionali per oltre 1 milione e 600 mila euro. Questi ristori vengono erogati ogni anno dal 2020 per un totale di oltre 5 milioni e mezzo stanziati dalla Regione nell’arco del triennio 2020-2023.
“In questi anni le nostre cooperative si sono trovate ad affrontare enormi criticità: prima la pandemia, durante la quale abbiamo continuato a garantire i servizi facendoci carico delle maggiori spese, poi l’emergenza legata al caro energia, gli aumenti delle bollette, l’incremento dell’inflazione e di altri costi che hanno inciso sui bilanci delle imprese – sottolinea Assunta Astorino, responsabile del Dipartimento Welfare di Legacoop Toscana -. L’intesa raggiunta oggi con la Regione Toscana non esaurisce certo i problemi ma rappresenta un passaggio importante, perché dà una boccata di ossigeno e ci consente di programmare con maggiore serenità il lavoro futuro. Per noi l’obiettivo è quello di poter continuare a garantire il livello di servizi offerti agli utenti e la qualità del lavoro dei soci delle nostre cooperative”.
“L’impegno del protocollo va oltre l’accordo economico – aggiunge Astorino – apre ad una stagione di collaborazione pubblico/privato sui temi più caldi come la revisione dei moduli assistenziali, la formazione del personale, l’offerta di un modello di servizi di qualità ed attento ai bisogni delle persone”.