Cambia il contesto, cambia Legacoop che il 17 giugno ha compiuto un altro importante passo verso la riorganizzazione interna, che mira ad attualizzare il modello dell’associazione per rendere più competitiva la presenza delle cooperative e più aderente la rete dei servizi offerti alle esigenze della collettività.
Nell’area Welfare, di cui Eleonora Vanni sarà presidente e Adolfo Moni coordinatore, vengono a confluire cooperative sociali, di abitanti, di medici e mutue chiamate a sviluppare nuove proposte capaci di seguire, e in alcuni casi anticipare, le trasformazioni in atto nella società e proporre soluzioni davvero in grado di fornire un valore aggiunto di progettazione al pubblico e al privato. Tutto questo senza tralasciare i valori fondanti della cooperazione come solidarietà, attenzione alla comunità, valorizzazione dei soci e tutela dei lavoratori.
L’area Welfare di Legacoop Toscana viene a comprendere 210 cooperative, per un valore della produzione di circa 370 mln di euro.
“La crescita e la differenziazione della domanda di welfare non coinvolgono solo l’ambito della cura, ma interessano la vita delle persone in maniera trasversale – afferma Eleonora Vanni – Sono ormai alcuni anni che rileviamo un profondo cambiamento nella struttura della domanda di servizi alla persona collegata ai mutamenti sociali, economici e culturali della società; di contro è da tempo che assistiamo ad una contrazione strutturale delle risorse pubbliche che ha reso inadeguata, quando non inadempiente, la risposta. Parallelamente la domanda privata non è cresciuta proporzionalmente, perché la crisi economica ha colpito anche la spesa delle famiglie che hanno operato una selezione di priorità sia in ambito di servizi sociali che sanitari. La nostra proposta in questo senso è quella di lavorare ad una nuova visione del welfare attraverso percorsi di co-progettazione e co-produzione fondati su una partecipazione diffusa e coordinata verso obiettivi comuni e condivisi”.