25 anni dopo, l’idea di 15 medici di famiglia di Siena e provincia ha creato una realtà con quasi 300 soci, 150 posti di lavoro e 4 milioni di fatturato, che hanno permesso di dare ai cittadini più servizi sanitari e di migliore qualità. È questa la storia della Cooperativa Medici 2000, che sabato 24 maggio ha festeggiato i suoi primi 25 anni di vita nella sala Italo Calvino del Complesso Museale Santa Maria della Scala.
La cooperativa ha permesso ai medici di “fare sistema” fra loro, mettendo in comune le risorse per dotarsi di strumenti, studi, servizi e personale: un’intuizione che oggi vede la società gestire 8 Case della Salute e altrettanti centri medici nella provincia di Siena. Il tutto – a differenza delle cooperative di ‘gettonisti’ – in strettissima collaborazione con il settore pubblico, come spiega Caterina Xue Hai Chiesa, coordinatrice della Cooperativa, che presenta l’ampia panoramica dei dati del radicamento sul territorio. “La cooperativa composta dai medici ha consentito di sviluppare un modello organizzativo che ha portato ad una valorizzazione ulteriore della loro professione, con un ampliamento dei servizi, a favore dei pazienti.”
La senese Medici 2000 fornisce infatti servizi ai medici soci, che li pagano di tasca propria per svolgere meglio il loro lavoro: tutti gli utili vengono poi reinvestiti nella cooperativa stessa per potenziarne le attività.
“Medici 2000 è un riferimento non solo per Siena, ma per il panorama toscano e nazionale – ha detto Simone Bezzini, Assessore Regionale alla Sanità – perché ha contribuito alla cultura del lavoro di squadra – ed è importante, perché ce n’è bisogno in tutti i modelli organizzativi della sanità territoriale. La cooperativa ha dato un contributo molto importante anche per il rapporto fiduciario che c’è tra i medici e i loro pazienti, che è un valore e va mantenuto. È così che si creerà la sanità territoriale di domani, quindi dobbiamo proseguire insieme su questa strada”.
Il Direttore Generale di Legacoop Gianluigi Granero ha evidenziato che “Il mondo della cooperazione investe sulle professioni del futuro, crede nell’associazionismo di tutte le forme di lavoro perché al suo interno ha la cultura della ricaduta sociale”.
“La sanità territoriale – conclude Maurizio Pozzi, Presidente della cooperativa Medici 2000 – deve supportare la domanda di salute di una popolazione sempre più anziana e che soffre di patologie croniche. Il Covid ci ha dimostrato che il territorio va presidiato in un modo diverso, e la presa in carico dei medici di famiglia – che è ‘a tutto tondo’, continua nel tempo e capillare sui territori – è la chiave per farlo. La nostra cooperativa è stata pionieristica a livello nazionale e ha avuto un ruolo importante in questo: lo avrà anche in futuro”.
Per il Segretario Generale Fimmg Silvestro Scotti “Gli accordi regionali integrativi siglati negli ultimi mesi rendono evidente la possibilità di realizzare all’interno della Convenzione i progetti per la medicina del territorio legati al Pnrr, compresa la collaborazione nelle Case e negli ospedali di comunità. Siamo aperti ad un confronto reale e leale, la nostra è sempre stata un’organizzazione sindacale capace di assumersi le proprie responsabilità e favorevole ad evoluzioni che si muovano nel rispetto della solidità e universalità del Servizio sanitario nazionale, ma rispetto alle risorse umane che servono per sostenere la funzione della medicina di famiglia siamo soli e oggi chiediamo un impegno verso quest’ambito dell’offerta assistenziale medica ai giovani medici e ai cittadini”.
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