Il Valdarno diventa un laboratorio di agricoltura sociale grazie a un progetto delle cooperative sociali Koinè e Betadue, della cooperativa agricola di Paterna, della azienda agricola Riofi e dei Comuni di Terranuova Bracciolini, Loro Ciuffenna e Laterina-Pergine Valdarno.
L’iniziativa ha tra i suoi obiettivi quello di portare i prodotti locali nelle mense di scuole, strutture sanitarie e sociali, aziende, di creare attività di trasformazione di questi stessi prodotti, di utilizzare terreni incolti e di organizzare un soggetto imprenditoriale che svolga attività di servizio al sistema agricolo.
Vedrà protagoniste 27 persone svantaggiate e prevede l’attivazione, nell’immediato, di 5 laboratori: due a Ramarella nel comune di Laterina Pergine (Koinè) con attività di formazione in orticoltura (laboratorio orto e carbonaia); due a Paterna nel comune di Terranuova Bracciolini (Cooperativa Agricola Paterna) con attività di formazione dedicate in modo particolare, a viticoltura e olivicoltura; il quinto a Riofi nel Comune di Terranuova (Azienda Agricola Riofi, con azioni di formazione e work esperience nell’attività di produzioni cerealicole (laboratorio grani antichi).
Gli obiettivi li riassume Sauro Testi, Coordinatore del progetto per Koinè: “potenziare la coesione sociale dei territori; favorire strategie innovative per l’area, diversificare le attività agricole e la messa in rete di imprese agricole del territorio anche con altri soggetti della società locale. Altri obiettivi sono la creazione di nuove attività e servizi capaci di costituirsi come impresa per generare nuove opportunità di lavoro a soggetti svantaggiati”.
“Puntiamo su una rete stabile di imprese, cooperative sociali e soggetti del territorio che lavori per promuovere la produzione e la distribuzione di prodotti bio e a chilometro zero. In questo senso – ricorda Gabriele Mecheri, Presidente di Betadue – la nostra cooperativa dispone già dei marchi Tuttigiorni e Tuttibuoni (in società con Terzo cerchio srl) che operano nell’area food e della ristorazione”.
Marco Noferi, della cooperativa agricola di Paterna, è una delle anime dell’iniziativa: “diamo un’opportunità a chi ha storie di fragilità, dimostrando che dalle situazioni di crisi si può uscire percorrendo strade nuove con attività non invasive cone le nostre produzioni agricole”.
Tra le attività del progetti ci sono anche quelle per il recupero dei grani antichi. Ne parla Raffaello Resti, agronomo dell’azienda agricola di Riofi: “sono grani che hanno caratteristiche particolari e con un bassissimo tenore di glutine, circa 10 volte più basso dei normali grani. Si seminano in autunno e si raccolgono a luglio”.
Il progetto vede la collaborazione dei Comuni di Terranuova Bracciolini, Loro Ciuffenna e Laterina-Pergine Valdarno. Caterina Barbuti, assessora di Terranuova: “esperienze di questo tipo sono fondamentali e in grado di inserire in un unico circuito produzioni agricole, inserimenti lavorativi, valorizzazione del territorio. Si legano, insomma, agricoltura e sociale”.