Sabato scorso a Firenze sono stati eletti gli organismi dirigenti della nuova Betadue, frutto della fusione di Betadue di Arezzo e Samarcanda di Firenze. Oggi la cooperativa è una delle maggiori cooperative sociali della Toscana con 446 soci che operano in molti settori: ambiente, verde, servizi avanzati, ristorazione, mense, comunicazione, pulizie.
Questa la compisizione del nuovo CdA: Gabriele Mecheri, Francesco Nocentini, Consuelo Buggiani, Valentina Acquistapace, Simone Cipolli, Lucia Arcangioli, Riccardo Valentini, Adriano Rossi, Simone Bacci, Maria Rosa Ferri, Lisa Casacci, Simone Valentini, Marco Pallante, Matteo Mammuccini, Martina Mammuccini: Due gli invitati permanenti: Michele Vignali e Andrea Geppetti. Presidente Gabriele Mecheri. Vice presidenti: Consuelo Buggiani e Maria Rosa Ferri. Direttore Francesco Nocentini.
Le due cooperative sociali che si sono fuse hanno una storia quasi trentennale alle spalle: “In questo periodo – ricorda Gabriele Mecheri – abbiamo imparato, anche a nostre spese, che arroganza e invidia non danno la felicità. E il nostro lavoro deve tendere alla felicità delle persone. Altrimenti non abbiamo senso”.
Sabato Mecheri ha presentato il glossario di Betadue, 18 parole che meglio di altre spiegano il senso della cooperativa. Eccone alcune. Generosa: “attenzione ai bisogni delle socie e dei soci, dei lavoratori, dei clienti e dei committenti ma soprattutto ai bisogni delle persone e delle comunità in cui agiamo e ci muoviamo”. Digitale e analogica: “veloce e connessa con le persone e i servizi che eroghiamo, che raccoglie dati e li legge nel più breve tempo possibile, che usa la tecnologia per comunicare e per informare ma che dà valore alle relazioni tra le persone e al lavorare insieme, che riconosce il valore della materialità e del tempo passato insieme per costruire connessioni tra intelligenze e sensibilità”. Libera, a proprietà collettiva, a gestione democratica e leadership diffusa: “un’impresa a proprietà collettiva che dia valore ai principi di democrazia e con (più leader che garantiscano meno derive personalistiche e quindi più libertà)”. Creativa: “è un pezzo importante dell’intelligenza e del problem solving, consente di immaginare soluzioni differenti nei servizi, nelle comunità e nelle pratiche di inserimento lavorativo”. Sostenibile (ambiente, sociale, sicurezza economica e responsabile): “vogliamo che le ESG non siano moda e nemmeno una leva commerciale, ma un modo di condurre il nostro sviluppo in maniera armonica e coordinata con la sicurezza economica”. Intergenerazionale: “una cooperativa che non si alimenta dell’energia delle nuove generazioni è una cooperativa che non ha futuro. E noi vogliamo averlo: il migliore possibile”.