Dal prossimo anno scolastico tutte le scuole del Comune di Carrara saranno cardioprotette, ossia dotate di un defibrillatore e di personale in grado di utilizzarlo correttamente. Succede grazie alla partnership fra Cooperativa Cavatori Canalgrande e SVS Italia Pubblica Assistenza e ad un contributo di 100mila euro finanziato dalla cooperativa per acquistare ed installare 53 defibrilllatori nelle scuole della città.
Obiettivo del progetto, denominato Scuola Serena, è creare una cultura cittadina sulla rianimazione cardipolmonare e l’uso del defibrillatore, affinché si riducano al massimo le morti a seguito di eventi cardiorespiratori acuti. Studi sanitari infatti riportano che ogni giorno nel mondo oltre 2.500 persone soffrono di un arresto cardiaco improvviso, con un trend destinato ad aumentare. Se al momento meno del 5% sopravvive, con la creazione di una cultura della rianimazione e grazie ad una rete capillare di defibrillatori, la percentuale può arrivare al 20%.
Oltre alla rete dei 53 defibrillatori, che verranno installati entro il prossimo settembre, il progetto comprende attività di formazione del personale, che ha riguardato più di 200 docenti e personale scolastico e che continuerà anche il prossimo anno, la garanzia di un supporto medico specializzato, la manutenzione, il controllo ed il collaudo dei dispositivi, oltre ad una assistenza h24 e ad un sistema di geolocalizzazione per ottimizzare la presenza dei defibrillatori e farli trovare nel più breve tempo possibile in caso di emergenza.
“Per noi contribuire al benessere del territorio significa anche puntare sulla salute dei giovani – spiega Giulio Pegollo, presidente della Cooperativa Cavatori Canalgrande – per questo abbiamo investito una cifra importante per mettere in sicurezza le scuole della città. Il progetto ha un duplice scopo: dotare di dispositivi salvavita gli istituti scolastici e formare i più giovani ad una cultura della prevenzione, insegnare loro a gestire le emergenze, fornire indicazioni che spesso possono salvare una vita. Viviamo in luoghi in cui la sicurezza deve essere sempre la priorità: come lo è per noi nelle cave e sul posto del lavoro, allo stesso modo sentiamo la necessità di assicurarla nelle scuole”.