“Un grande successo e una grande soddisfazione”. Il presidente nazionale di Legacoop, Mauro Lusetti, ha chiuso nel pomeriggio di domenica 9 ottobre la prima Biennale dell’Economia Cooperativa, che ha festeggiato a Bologna i suoi 130 anni di storia.
La cooperazione è una struttura necessaria per gestire i problemi che la modernizzazione ci presenterà” e questo è “un ulteriore motivo per procedere nel percorso di costituzione dell’Alleanza delle Cooperative Italiane”. Non ha dubbi Lusetti, che in mattinata si è confrontato sul futuro dell’Alleanza insieme al presidente di Confcooperative Maurizio Gardini, quest’ultimo deciso a sua volta a promuovere “un forte rilancio” verso l’unificazione.
Se 130 anni esisteva un’organizzazione unica (e per la sua longevità verrà premiata nel prossimo summit internazionale delle cooperative in Canada), ora è il momento di tornare uniti, perché “i bisogni e i principi non sono diversi”. Se il passaggio di consegne fra generazioni può essere un problema, “noi siamo nati per durare” è certo Lusetti, mentre Gardini parlando dei casi di malaffare, è convinto: “la cooperazione ha gli anticorpi ma dobbiamo restare vigili”.
Sicurezza intesa come bene comune al centro del dibattito con il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini, in cui si è toccato il tema della rigenerazione degli edifici e delle nuove ipotesi abitative, inscindibili da una pianificazione logistica.
Parlando di integrazione, invece, il viceministro agli Affari Esteri, Mario Giro, si è detto convinto che muri e chiusure siano “battaglie di retroguardia destinate a essere fallimentari” perché “l’integrazione è una necessità”.
Proprio per favorire integrazione e dialogo si sono confrontati sul palco anche Mons. Franco Perazzolo, l’imam della Comunità religiosa Islamica italiana, Yahya Pallavicini, con Sira Fatucci della Comunità Ebraica Italiana e con il pastore valdese Michel Charbonnier, membro del Comitato Centrale del Consiglio Mondiale delle Chiese.
I due dibattiti pomeridiani dedicati alla cultura (quale comunicazione efficace per invitare alla lettura? – si sono interrogati gli ospiti) e alla conciliazione (“la cooperazione è un ottima pratica per fare impresa senza discriminazioni” ha riconosciuto la vicepresidente del Senato Valeria Fedeli) hanno traghettato la Biennale verso i saluti finali e il passaggio di testimone alle città che celebreranno nei prossimi mesi i 130 anni di Legacoop. Un passaggio avvenuto non a caso di fronte alla mostra “Misure del Cooperare”, che proprio da Bologna partirà ora verso le prossime tape di “Intineraria, viaggio nell’Italia cooperativa”.