Integrare pubblico e privato per rispondere al bisogno di welfare socio sanitario ed assistenziale, migliorare i livelli di assistenza senza far lievitare i costi. La proposta, allo studio del Ministero della Salute, è stata anticipata a livello regionale nell’ambito dell’assemblea dell’area Welfare Legacoop Toscana, alla presenza dell’assessore regionale Stefania Saccardi. Il nuovo modello si basa su alcuni elementi cardine: governance pubblica del percorso di assistenza per garantire, oltre ai livelli elementari di assistenza, equità di accesso e garanzia dell’esercizio del diritto da parte dei cittadini; gestione integrata che vede il soggetto del privato sociale affiancare il sistema pubblico in tutte le parti che costituiscono il processo, attraverso un percorso di accreditamento e controllo pubblico a garanzia di qualità e trasparenza; forte presenza di attori privati, come cooperative sociali, cooperative di utenza, medici di medicina generale organizzati in forma cooperativa e forme di assistenza sanitaria integrativa volontaria.
La proposta avanzata da Legacoop Toscana prefigura una innovazione in grado di mettere a frutto le competenze delle cooperative sociali toscani e può contare su un settore in continuo sviluppo. Il valore economico ed occupazionale dell’aggregato dell’area Welfare Toscana (210 cooperative e una Società di Mutuo Soccorso) disegna un soggetto importante anche nel panorama dell’economia regionale, con un valore della produzione di oltre 395 milioni di euro, circa 30 mila soci e 12 mila addetti. In dettaglio il comparto conta 800 medici di medicina generale soci di cooperative, oltre 8 mila soci lavoratori nelle cooperative sociali, circa 21 mila soci utenti, di cui 12.500 assistiti dalla società mutuo soccorso.
“La proposta presentata oggi va nella direzione di una ottimizzazione della spesa per il welfare, che in Toscana fra risorse INPS, dei Comuni, della Regione, spesa delle famiglie e welfare aziendale ammonta al 2% del PIL regionale, circa 2,2-2,4 miliardi. Il nostro modello guarda al futuro, alla dignità e alla numerosità delle farmaciaitaly.com/cialis.html persone che necessitano di assistenza domiciliare, che hanno diritto a tempi di intervento brevi e sicuri, e alle finanze della Regione. L’applicazione della partnership pubblico-privato può determinare risparmi da investire in maggiore e migliore presa in carico del bisogno” spiega Eleonora Vanni, presidente area Welfare.
“La gestione del welfare è oggi più che mai un tema all’ordine del giorno. Riguarda tutta la popolazione, ma in particolar modo la componente femminile. In tempi di crisi, il peso dell’assistenza a bambini e anziani tende a ricadere sulle donne. Per questo stiamo lavorando a soluzioni integrate ed economicamente sostenibili che possono favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, contribuire a liberare risorse e facilitare forme di reale sostegno alle famiglie”spiega Roberto Negrini, presidente Legacoop Toscana.