“Il virus ha contagiato un sistema già malato, e alcune patologie si stanno aggravando: la disuguaglianza è aumentata, con la pandemia che ha colpito soprattutto alcune categorie, tra cui le donne, mentre la questione ambientale è rimasta intatta – ha detto il presidente di Legacoop Toscana Roberto Negrini -. Vorremmo che si aprisse un nuovo dibattito per una riflessione sul nostro modello di sviluppo, che non sia solo investimenti stranieri e rendita. Comunità locali, sostenibilità, economica, sociale e ambientale, sviluppo equilibrato con riduzione delle disuguaglianze”. Per Legacoop Toscana il movimento cooperativo deve avere la forza di proporsi come un modello alternativo, rimettendo al centro innanzitutto il lavoro e i lavoratori: “Le tensioni esplose nella logistica nei mesi scorsi hanno portato di nuovo alla ribalta il tema della legalità nelle filiere produttive e bene ha fatto il Governo a disporre l’aumento dei controlli da parte dell’INPS – ha evidenziato Negrini -. Ma bisogna iniziare a dire che molte volte il contratto collettivo nazionale non riesce a garantire condizioni dignitose ai lavoratori: logistica, pulizie, agricoltura; in questi settori lavorano tanti nuovi italiani che in questi mesi abbiamo visto protestare per le condizioni disumane in cui operano. Credo che una vera inclusione passi dal pieno riconoscimento dei diritti civili, ma senza una piena dignità del lavoro l’integrazione non ci sarà mai”.
L’intervento del presidente di Legacoop Toscana Roberto Negrini
L’intervento dell’europarlamentare Irene Tinagli
“La cooperazione ha sempre rappresentato un elemento fondamentale della Toscana, con i suoi valori, la sua identità e la sua forza attrattiva, un modello virtuoso sia dal punto di vista economico che sociale. Certo, la cooperazione vive i suoi momenti di trasformazione, legati al cambiamento degli stili di vita – ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani -. Oggi, ad esempio, assistiamo ad una crescita importante delle cooperative di servizi, che svolgono un ruolo fondamentale in un rapporto di sussidiarietà con l’ente pubblico, che attribuisce alla cooperazione una funzione di impresa sociale, di cui oggi abbiamo profondamente bisogno, nell’offrire lavoro e prospettive di sviluppo. Senza dimenticare, per fare un altro esempio virtuoso, gli stili di vita in un’ottica di sviluppo sostenibile che propongono le cooperative di consumo, sia con la valorizzazione dei territori attraverso una logica di filiera corta, sia attraverso le iniziative culturali sociali che favoriscono il senso di comunità”.
Il videomessaggio del ministro Roberto Speranza
A conclusione dell’assemblea è stato piantato alla Cava di Roselle un albero di ulivo in memoria di Lorenzo Orsetti, il giovane fiorentino morto due anni fa in Siria, dov’era andato per combattere l’Isis a fianco del popolo curdo. Legacoop Toscana ha deciso di sostenere l’Associazione Lorenzo Orsetti Orso Tekoser a partire dallo scorso dicembre acquistando 100 copie del cd HER DEM AMADE ME e ha poi acquistato 1000 copie del libro “ORSO, Scritti dalla Siria del Nord Est”, curato dal padre di Lorenzo, Alessandro Orsetti, che da ottobre saranno donati alle scuole superiori della Toscana che lo vorranno ricevere. I proventi della vendita del cd e del libro saranno devoluti alla realizzazione di un ambulatorio pediatrico a Kobane, che verrà intitolato a Lorenzo Orsetti. “Ringraziamo Legacoop Toscana per questo ulteriore gesto che aiuta a mantenere vivo il ricordo di Lorenzo – afferma Alessandro Orsetti – Che il primo albero per nostro figlio Lorenzo e per la lotta del popolo Kurdo sia posto in questo luogo ci emoziona. Siamo orgogliosi che il libro che raccoglie gli scritti di Lorenzo venga donato da Legacoop Toscana alle scuole della Toscana, per far conoscere anche ai più giovani la sua storia. Pensiamo che questo possa stimolare la riscoperta di quei valori come la libertà, la democrazia reale, la solidarietà, l’uguaglianza, valori che sono il fondamento del nostro vivere insieme e che possa sostenere il popolo curdo in questa lotta così difficile”.
L’Area del Consumo di Legacoop Toscana conta 51 cooperative, per un totale di 13.500 dipendenti e un valore della produzione pari 3.600.000.000 euro; nell’Area Dettaglianti sono 2 le cooperative per un totale di 2mila dipendenti e valore della produzione pari a 2.800.000.000; all’Area Produzione e Servizi appartengono 225 cooperative, per un totale di 9.800 dipendenti e valore della produzione pari a 800.000.000, mentre l’Area Welfare comprende 151 cooperative, per un totale di 12.500 dipendenti e valore della produzione pari a 400.000.000 euro. Ci sono poi l’Area Agricoltura e pesca con 100 cooperative, che occupano 1.500 dipendenti e valore della produzione pari a 350.000.000 euro e l’Area Culturmedia a cui afferiscono 70 cooperative per un totale di 500 dipendenti e valore della produzione di 20.000.000 euro.
Guarda la fotogallery
Foto di Antonio Viscido