Con le oltre 210 aziende socie – di cui circa il 90% vivaistiche – la cooperativa offre un servizio di recupero e valorizzazione degli scarti verdi grazie al suo impianto di triturazione e vagliatura fornendo una risposta efficace a un importante fabbisogno delle aziende agricole del territorio pistoiese, in particolare del Distretto vivaistico ornamentale.
Una volta raccolti gli sfalci, il ciclo di trattamento prevede il ritiro degli scarti vegetali assieme ai substrati di coltura dalle aziende socie, lo stoccaggio, la riduzione volumetrica e vagliatura delle diverse componenti attraverso specifici trattamenti, fino al loro reimpiego, una volta lavorate, in agricoltura.
Ad accompagnare nella visita la vicepresidente della Regione Toscana presidente di Agribios Stefania Marchionni e il direttore del ciclo produttivo Paolo Fedi. Hanno preso parte alla visita, tra gli altri, anche Patrizio Mecacci del Dipartimento Agroalimentare di Legacoop Toscana, Daniele Lombardi direttore di Confagricoltura Pistoia e Stefano Lucchetti tecnico di Agrivivai.
“La presenza dell’assessora Saccardi ci gratifica e testimonia la rilevanza della nostra attività, che coinvolge ormai più di 210 soci conferitori, nel rendere circolare la filiera del distretto vivaistico pistoiese – afferma la presidente di Agribios Stefania Marchionni -. Alla Regione chiediamo sostegno per completare la filiera e la dotazione di macchinari che ci consentirebbero di raggiungere quel livello di massa critica necessario a fare il salto di qualità. Potremmo con gli opportuni investimenti portare al riutilizzo gran parte degli scarti del distretto pistoiese”.
“Siamo di fronte a un modello virtuoso di economia circolare in cui lo scarto diventa risorsa – ha detto Saccardi – sono venuta pertanto molto volentieri a conoscere il lavoro prezioso di questa azienda che con la sua esperienza rappresenta un sostegno forte alle politiche regionali legate alla sostenibilità. Inoltre produce una serie di benefici per il territorio, dalla riduzione di scarti verdi nelle discariche all’utilizzo dei sottoprodotti in agricoltura tramite la creazione di una filiera locale. Recupera notevoli quantità di sostanze organiche e terricciato che possono contrastare la mineralizzazione dei terreni così da ricorrere meno all’abbruciamento dei residui legnosi. Non ultimo, incrementa della produzione di energia rinnovabile grazie alla biomassa: tutte azioni che vanno nella direzione del contrasto ai cambiamenti climatici”.
Dopo la visita alla sede operativa di Via Buraccia e Pacinotta, dove avviene il ciclo di lavorazione degli scarti verdi, Saccardi si è spostata alla sede legale della cooperativa in Via Croce di Badia, dove si svolgono anche le operazioni di stoccaggio e logistica.