Hanno preso il via a Firenze le prime consegne di cibo a domicilio da parte di Robin Food, la giovane cooperativa fiorentina di rider fondata da sette soci (Duccio, Nadim, Simone, Alessandro, Luca, Salvatore, Mahmad) che si propone come alternativa locale e sostenibile ai grandi colossi del food delivery.
A questo indirizzo www.robinfoodfirenze.it è possibile effettuare gli ordini, con i primi ristoranti fiorentini che hanno aderito al progetto nelle zone della città raggiunte dalle consegne.
Nei mesi scorsi la cooperativa aveva lanciato una campagna di crowdfunding su Eppela, attraverso cui sono stati raccolti 6mila euro, punto di partenza per l’avvio delle attività. Oggi il giorno del debutto vero e proprio con l’inizio delle consegne di cibo a domicilio da parte dei fattorini.
Ora l’obiettivo principale della cooperativa, che aderisce a Legacoop Toscana e che nel giugno 2021 ha siglato un protocollo con Nidil Cgil Firenze in cui si impegna ad applicare correttamente ai propri soci e lavoratori la disciplina del lavoro subordinato, è quello di ampliare la rete dei ristoranti partner.
“Abbiamo contrattualizzato i nostri soci con un contratto di lavoro di tipo subordinato, per adesso part time – afferma Simone di Giulio, presidente di Robin Food – Ora puntiamo a coinvolgere il maggior numero possibile di ristoratori, invitandoli a diventare partner del nostro progetto di food delivery sostenibile e a contribuire a rendere più giusto ed etico il lavoro dei rider”.
La cooperativa è tra le aziende del food delivery che hanno sottoscritto mercoledì 10 novembre un protocollo con Regione Toscana, da Cgil, Cisl e Uil e il comitato regionale consumatori utenti. Si tratta di un’intesa complessiva e organica per la tutela effettiva dei diritti dei rider, che orienta i firmatari verso un chiaro inquadramento dei ciclofattorini addetti alla consegna di alimenti come lavoratrici e lavoratori subordinati e che punta, anche attraverso un albo delle imprese e un marchio etico, a far crescere tra consumatrici e consumatori la consapevolezza sulla “sostenibilità etica” della scelta fatta dalle aziende aderenti.