Creare nuovi posti di lavoro in particolare per i giovani, realizzare servizi necessari alle comunità, recuperare produzioni e mestieri tradizionali, promuovere le filiere identitarie in ambito agroalimentare e artigianale e valorizzare le realtà locali sotto il profilo turistico e ambientale. Sono alcuni degli obiettivi che si pongono le cooperative di comunità, cooperative già presenti in Toscana e che potranno crescere in numero e attività grazie al protocollo firmato il 5 luglio fra l’Alleanza delle cooperative italiane della Toscana e Anci Toscana.
L’intesa mira alla promozione delle cooperative di comunità, quelle cooperative che nascono per soddisfare i bisogni della comunità, valorizzare e promuovere i territori che soffrono di più il rischio dell’isolamento e dello spopolamento.
L’Alleanza delle cooperative della Toscana ha già all’attivo un protocollo d’intesa firmato con la Regione Toscana con lo specifico obiettivo di diffondere lo strumento della cooperativa di comunità sul territorio.
Dal 5 luglio 2017 l’impegno per le cooperative di comunità si rafforza grazie alla collaborazione di Anci Toscana, che insieme all’Alleanza delle cooperative della Toscana lavorerà su due linee di intervento. A livello regionale saranno promosse iniziative comuni per l’approfondimento e lo studio delle problematiche inerenti alle cooperative di comunità e incontri orientati alla comunicazione e alla diffusione del progetto.
A livello territoriale saranno organizzate iniziative congiunte per la costituzione di cooperative di comunità, in particolare nei piccoli comuni toscani, per contrastare l’insorgere di fenomeni di marginalità socio-economica e/o infrastrutturale. Una particolare attenzione sarà data alle questioni relative alla montagna, alla ruralità, alla salvaguardia boschiva, al contrasto al dissesto idrico e idrogeologico.
Il protocollo prevede anche un impegno comune per la programmazione di iniziative per la formazione professionale di giovani che possano diventare in prospettiva animatori di cooperative di comunità e di scambi di esperienze tra le diverse realtà locali finalizzate alla strutturazione di una rete orizzontale.
I primi passi dopo la firma del protocollo saranno: l’individuazione di alcuni casi pilota distribuiti in contesti particolarmente favorevoli del territorio toscano, dove avviare programmi specifici di attività; l’istituzione di un gruppo di lavoro paritetico, per avanzare proposte progettuali per la concreta attuazione del protocollo; l’organizzazione di una presentazione del progetto in occasione di un’iniziativa pubblica di Anci Toscana.
Per il presidente dell’Alleanza delle cooperative della Toscana, Roberto Negrini “la cooperativa di comunità assolve una doppia funzione: mentre dà lavoro alla comunità, fornisce ai suoi componenti una serie di servizi indispensabili. E’ lo strumento principale per salvare tanti piccoli comuni, in particolare quelli isolati, dallo spopolamento. Per questo insieme a Anci ci siamo impegnati per favorirne la costituzione sul territorio toscano, che di questi borghi ad alto potenziale ma anche ad alto rischio è particolarmente ricco”.
“Le cooperative di comunità possono essere uno strumento concreto per favorire lo sviluppo dei Comuni montani e delle aree interne, di quei territori che rappresentano una ricchezza insostituibile per la nostra regione, ma che hanno bisogno di sostegno e valorizzazione – sottolinea il presidente di Anci Toscana e sindaco di Prato Matteo Biffoni (nella foto) – La nostra Associazione sta moltiplicando l’impegno per costruire nuovi percorsi che garantiscano il mantenimento dei servizi e la rivitalizzazione, con nuove occasioni di lavoro e il rilancio delle economie locali. Questa intesa con l’Alleanza delle cooperative va esattamente in questa direzione”.