Hanno lavorato con la Galleria degli Uffizi sempre aperta e con le mostre temporanee che si sono susseguite normalmente. Sono le imprese che stanno realizzando il progetto dei Nuovi Uffizi, e che lo scorso 17 ottobre, con l’inaugurazione della nuova sala del Botticelli, hanno potuto festeggiare un passaggio importante nell’avanzamento dei lavori.
Promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio e dalle Gallerie degli Uffizi, l’inaugurazione della nuova sala di Botticelli rappresenta l’ultima tappa di un processo iniziato nel 2006, che vede tra i suoi protagonisti un gruppo di restauratori e imprese altamente qualificate tra le quali, in prima linea, sono il Consorzio INTEGRA, la CMSA soc. coop, la CEFLA soc. coop.
Il rinnovamento della sala, che ospita capolavori di fama internazionale come la Nascita di Venere e la Primavera del Botticelli, ha richiesto un notevole impegno di risorse e una complessa organizzazione dei lavori, delle fasi di cantieramento e della logistica. L’intervento di riconfigurazione della sala del Botticelli presentato il 17 ottobre è il quarto negli ultimi 65 anni. L’attuale assetto, che da un punto di vista formale intende richiamare, con i suoi ampi pozzi luce ricavati dal profilo del nuovo soffitto, l’originario allestimento concepito da Bartoli nel 1948, risponde a diverse necessità di carattere storico, museografico e funzionale. Per seguire la linea disegnata dal progetto, le imprese hanno realizzato una complessa struttura reticolare sospesa sopra la sala capace di preservare le originali capriate del teatro buontalentiano rimaste intatte e ispezionabili dagli studiosi, di sostenere il nuovo soffitto con i suoi pozzi di luce e di consentire la realizzazione di una avanzata rete impiantistica meccanica ed elettrica a servizio della sala e dei vani adiacenti, il tutto completamente ispezionabile.
Per aumentare la superficie espositiva del vano e ricreare un sistema armonico di proporzioni, l’ambiente è stato suddiviso in due spazi tramite due quinte a tutta altezza, all’interno delle quali sono state inserite canalizzazioni di ripresa dell’aria e totem tecnologici con apparecchiature elettriche e speciali.
Con l’inaugurazione delle Sale del primo Rinascimento (Botticelli, Pollaiolo e Lippi), poste al centro dell’Ala di Levante, si sono concluse di fatto le attività di cantiere svolte all’interno del nucleo storico della galleria. Può dirsi pertanto terminato l’intervento di ammodernamento impiantistico e di restauro e adeguamento funzionale che, in quattro distinte fasi temporali consecutive, ha restituito alla galleria l’intero percorso di visita al secondo piano del braccio di levante.
In breve, si possono richiamare alcuni degli ambienti più importanti su cui le IMPRESE sono intervenute per completare gli interventi di consolidamento, restauro e ammodernamento impiantistico del secondo piano:
la Sala 1 ( o Sala Archeologica ), con il nuovo lucernario, il restauro delle “Salette” adiacenti alla Tribuna buontalentiana, Le Sale dei Primitivi, progettate dal gruppo Michelucci-Scarpa-Gardella, con l’adeguamento del microclima interno e dell’illuminazione;
Ma gli interventi di restauro e adeguamento funzionale e impiantistico delle Sale del secondo piano rappresentano solo l’ultimo di una serie di temi progettuali realizzati sino ad oggi dalle Imprese del Consorzio Integra e dal gruppo dei restauratori.
In questi anni, molti altri lavori, all’interno e per il Museo, sono stati realizzati e sempre con la Galleria aperta e le mostre temporanee che si sono susseguite normalmente. Per riuscire in ciò le Imprese hanno sviluppato, con notevole impegno di risorse, una complessa organizzazione dei lavori, delle fasi di cantieramento e della logistica che è stata capace di superare ogni criticità manifestatasi in merito a interferenze, percorsi e relazioni con terzi. Questo tipo di approccio, volto a limitare ogni ipotetica ingerenza, è stato il comune denominatore e la premessa fondamentale per ogni lavorazione eseguita presso il Cantiere dei Nuovi Uffizi.
È da ricordare che uno dei principali obiettivi degli interventi di progetto è il raddoppio degli spazi delle sale espositive, che passeranno complessivamente da 6100 a 12900 mq, con un incremento del 111% della superficie espositiva.
Si è attuato concretamente nell’espansione degli spazi espositivi al Primo Piano del complesso vasariano, consegnando al Museo, per la prima volta dalla sua costituzione, i cosiddetti “Uffizi Lunghi” e “Uffizi Corti”, dal 1852 sede dell’Archivio di Stato. Tale intervento è stato conseguito sia nell’Ala di Levante, nel quale sono state consolidate, restaurate e poi aperte al pubblico le “Sale gialle”, sia nel braccio di ponente, in cui, ventiquattro Sale “rosse”, dedicate alla maniera moderna, sono state consegnate alla vita della galleria. Quest’ultime hanno incrementato notevolmente il percorso espositivo permanente della galleria, aumentando in maniera considerevole la superficie espositiva.
Un ruolo fondamentale nel progetto degli Uffizi hanno i collegamenti verticali scale-ascensori che consentono ai visitatori un percorso di visita più lungo e, soprattutto, sequenziale e senza interruzioni.
Le IMPRESE ne hanno già realizzato uno: “La Nuova Scala di Ponente” (o Scala Natalini). Essa è l’opera forse più importante per il funzionamento della macchina museale: elemento caratterizzante del Progetto ad opera dell’Arch. Natalini, dell’Ing. Chimenti e dell’Arch. Moroni, si è inserita nel complesso della Galleria quale elemento strategico e di qualificazione in un piccolo cortile in prossimità della Loggia dei Lanzi, detta corte della “Vecchia Posta”. Anche questo intervento, in analogia agli altri eseguiti, è stato emblematico nella sua assoluta specificità, e contraddistinto da una costante consapevolezza per le IMPRESE che lo hanno realizzato: quella di dover realizzare un’opera “a tiratura unica”. Ogni lavorazione si è rivelata essere un intervento esclusivo, e i processi produttivi si sono dovuti necessariamente adeguare adattandosi alle specifiche esigenze del contesto storico di intervento.
Oltre alla Scala di Ponente, nel dicembre 2011 furono inaugurati altri spazi destinati a incrementare la dotazione di servizi del Museo. In tale occasione, Le IMPRESE si sono cimentate nella realizzazione di nuove sale espositive dedicate ai Pittori Stranieri (con pareti azzurre, come concordato con i vertici della Soprintendenza e della Galleria), nella creazione del nuovo Gabinetto Fotografico, nel completamento dei Nuovi Depositi di opere d’arte (ambienti in cui si conservano, in assoluta sicurezza, migliaia di opere d’arte di inestimabile valore) e nel completamento di altri adeguati e ampi spazi a servizio del museo (servizi igienici, spogliatoi e uffici per il personale).
È opportuno ricordare infine l’interramento della dorsale impiantistica e la realizzazione della relativa cabina di manovra nel sottosuolo del Piazzale degli Uffizi, per la realizzazione dei quali le IMPRESE operarono in un cantiere posto nel cuore della città e del Piazzale Uffizi, circondati da una costante folla di turisti, a cui non fu mai preclusa l’accessibilità e l’attraversamento della piazza.
Le Imprese, inoltre, sono state protagoniste anche di un altro intervento di particolare complessità: il consolidamento della Sala della Niobe. In questo vasto ambiente, uno dei più importanti del Museo, in collaborazione con una ormai consolidata équipe di tecnici e addetti ai lavori, hanno sviluppato i dettagli di un delicato intervento di consolidamento avendo come obiettivo la massima conservazione del monumento e, al tempo stesso, la sua messa in sicurezza, operando all’interno di uno spazio posto in decompressione al fine di evitare ogni grado di trasmissione di polveri e fumi all’interno dello stesso Museo sempre aperto al pubblico.
Si consideri che tutti gli interventi richiamati fanno parte del grande progetto per il restauro architettonico e strutturale, adeguamento funzionale con realizzazione di impianti meccanici, elettrici e speciali del complesso monumentale degli Uffizi.
La realizzazione di questo grande progetto unitario si è resa possibile grazie alla volontà e capacità del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo che sostiene completamente l’impegno finanziario e che conduce direttamente per mezzo della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le provincie di Prato e Pistoia, e ciò grazie alla qualificata professionalità dei propri dirigenti e direttori interni che nel tempo si sono succeduti.
In questo percorso a tappe, il Progetto Nuovi Uffizi dei lavori prosegue: prossimamente i visitatori godranno dell’opportunità offerta dall’ ampliamento degli spazi per le mostre temporanee per renderli adeguati all’aumento esponenziale della richiesta di attività ed eventi da affiancare all’esposizione permanente: tali lavorazioni sono attualmente in corso, e fanno parte di un’altra storia tuttora in divenire in continuità a questa descritta.