L’assemblea di CFT, riunita domenica 27 gennaio 2019 presso il centro polifunzionale Spazio Reale di San Donnino, ha approvato il piano industriale di salvataggio e rilancio dell’impresa e le misure ad esso collegate per riportare in sicurezza la storica cooperativa fiorentina di logistica.
Nell’intervento sia del presidente Bartolini che dell’Advisor KPMG, che ha supportato CFT nella redazione del piano, è stato illustrato come la cooperativa, che ha accumulato ingenti debiti con il fisco e i fornitori, potrà sanare il suo passato e ripartire garantendo l’occupazione agli oltre 2.000 soci.
Tra le misure del piano sono previste dismissioni di appalti non remunerative, lo snellimento della struttura societaria e la vendita degli immobili residui e delle società controllate non più in linea con l’attività principale dell’azienda.
Il punto centrale dell’azione di risanamento rimane il lavoro e la qualità del servizio che i soci CFT, nonostante le grandi difficoltà, hanno sempre garantito ai clienti. Su questo aspetto il piano prevede una radicale riorganizzazione della struttura direzionale e degli uffici concentrando questi ultimi sulla qualità del lavoro e sulla capacità progettuale dell’impresa. Già nelle scorse settimane la cooperativa si è dotata di nuovi manager in grado di restituire la competitività necessaria ad un’azienda che mantiene un fatturato di oltre 100 milioni di Euro e riveste comunque un ruolo primario nel settore della logistica integrata in particolare verso la grande distribuzione.
Inoltre il piano prevede anche una parte di investimenti importanti per circa 18 milioni che saranno concentrati nello sviluppo organizzativo e tecnologico e nel rinnovo della flotta di camion della cooperativa, più efficienti, ecologicamente sostenibili e più sicuri.
Un piano ambizioso supportato sia da professionisti esterni che dall’intero movimento cooperativo che attraverso Legacoop Toscana e Nazionale, ha attivato le risorse degli strumenti cooperativi per garantire i capitali necessari
all’investimento previsto.
Il contributo che i soci dovranno apportate per questo piano, passa da una riduzione di personale soprattutto impiegatizio di 60 lavoratori ed alla rinuncia della quattordicesima mensilità per tutto il corpo sociale.
“Stiamo chiedendo molto ai nostri soci – ha dichiarato Roberto Bartolini attuale presidente della cooperativa – che sicuramente non portano certo la responsabilità di come la cooperativa è arrivata a questo punto, tuttavia oggi
grazie al piano e all’aiuto di Legacoop siamo in grado di immaginare un futuro per il loro lavoro e per una cooperativa che nonostante tutto rappresenta un patrimonio di valori e qualità. Qualità che il corpo sociale ha sempre dimostrato, come nella giornata odierna”.
CFT, una storia fiorentina
CFT, abbreviazione di Cooperativa Facchinaggio e Trasporto, nasce nel 1974. A fondarla è il gruppo di facchini che dal 1961 si era trasferito nel nuovo mercato ortofrutticolo di Novoli. Le origini di CFT affondano però ai primi anni del ‘900, quando i facchini di piazza Ghiberti dettero vita alla loro prima cooperativa, “La Redenta”. Il nome e la vicinanza all’allora carcere delle Murate dicono tutto sulla provenienza dei soci lavoratori del primo nucleo. A questi si affiancano, nei primi anni ’50, alcuni lavoratori espulsi dalle fabbriche per la loro attività sindacale o politica.
Uomini dalla forte connotazione politica e solidaristica che impressero una forte identità alla cooperativa e dettero inizio alla sua forte crescita. Negli anni ’80 CFT acquista i suoi primi due camion ed entra nel settore della logistica.
Oggi CFT è il punto di riferimento per la grande distribuzione in Toscana. La cooperativa è capofila di un gruppo di società controllate e partecipate che fanno di CFT una delle maggiori realtà italiane della logistica, attiva in tutto il
paese e capace di offrire servizi variegati ai massimi standard qualitativi. Il Gruppo CFT dà lavoro ogni giorno a circa 5.500 persone e ha un fatturato annuo di circa 300 milioni di euro. La storia di CFT è una storia che attraversa ed è attraversata dalle vicende sociali, politiche ed economiche della città di Firenze e della Toscana.