“In un contesto caratterizzato dalla fine del modello capitalistico, ma anche da una fase di crisi reputazionale per la cooperazione, l’idea che un gruppo di lavoratori abbia pensato di provare a far ripartire il processo produttivo aziendale auto organizzandosi in cooperativa è stato per noi uno ‘shock emotivo’, abbiamo pensato che qualcosa si stava muovendo”.
Lo ha detto il presidente di Legacoop Toscana Roberto Negrini intervenendo ieri sera all’apertura di “Fiom in festa” (la festa della Fiom in programma a Firenze fino a domenica 30 giugno) nel corso di un incontro moderato dal giornalista Rai Andrea Marotta, a cui hanno preso parte il segretario Fiom Firenze Daniele Calosi, la segretaria della Cgil Firenze Paola Galgani, l’assessore al lavoro del Comune di Firenze Andrea Vannucci e alcuni delegati Bekaert.
“Proprio per questo – ha aggiunto Negrini- vogliamo seguire da vicino e con il supporto delle migliori competenze questo processo che potrebbe portare a un workers buy out o, come io preferisco chiamarlo a un’ ‘impresa rigenerata’: non possiamo permetterci di sbagliare due volte con questi lavoratori”.
Infine il presidente di Legacoop Toscana ha ricordato la recente decisione dell’assemblea dei soci della cooperativa sociale Koiné di Arezzo di destinare 10mila euro ai lavoratori Bekaert che stanno valutando la fattibilità di costituirsi in cooperativa. “Un gesto – ha commentato il presidente di Legacoop Toscana – che segnala l’attenzione dei soci della cooperativa a un problema che non è il problema di uno: l’interruzione del processo produttivo significa un impoverimento per tutto il territorio”.
L’appuntamento è stato preceduto da un’assemblea per la cooperativa dei lavoratori Bekaert con Gianni Tarozzi, l’esperto individuato da Legacoop Toscana per supportare il Comitato promotore della cooperativa nella verificare del percorso di fattibilità.