La rigenerazione è stata al centro dell’Assemblea di Culturmedia Toscana, il Dipartimento di Legacoop Toscana che riunisce le cooperative di cultura, turismo e comunicazione, che si è tenuta venerdì 10 febbraio al Museo Novecento di Firenze.
Una giornata di lavoro, moderata da Gianni Autorino, che ha permesso di declinare questo tema attraverso gli interventi di rappresentanti delle istituzioni e di esperti del settore e di fare una panoramica di alcuni progetti in corso, che possono rappresentare per le cooperative un’opportunità per mettere a disposizione competenze e capacità progettuali.
“Stiamo attraversando un periodo in cui sono già in atto forti cambiamenti e finalmente temi a noi cari come i partenariati, la coprogettazione, la rigenerazione a base culturale, il welfare culturale, lo sono diventati anche nel Pnrr – sottolinea Daniela Vianelli, responsabile del Dipartimento Culturmedia Toscana -. Questi cambiamenti impongono anche al nostro mondo di misurarsi con nuovi strumenti di lavoro, con le tecnologie, con la digitalizzazione e di relazionarci in modo diverso con i territori, trovando una interlocuzione nuova con amministrazioni pubbliche e private”.
Hanno preso la parola Elena Pianea (Direzione Cultura della Regione Toscana), Francesco Palumbo (direttore Fondazione Sistema Toscana), Marida Bessi (sindaco di Capraia isola), Francesca Velani (Promo Pa Fondazione).
“Il sistema della cooperazione e i comuni, in partioclare quelli medio-piccoli, possono costruire processi di rigenerazione, cambiamento e sviluppo in un quadro solidaristico e che punta al futuro, producendo anche occupazione per i giovani”, ha detto Vincenzo Santoro, responsabile Dipartimento Cultura, turismo e agricoltura ANCI.
“In questo momento topico per la cooperazione, in cui tutta l’associazione sta riflettendo sulla propria identità, le proprie radici, la memoria e la visione, il nostro ‘intesettore’ può avere un ruolo strategico per creare impatto sui territori, prima di tutto economico e di sviluppo – ha detto Giovanna Barni, presidente Culturmedia Legacoop – La cooperazione culturale sta sperimentando, in sinergia con Alleanza cooperative ma anche con ANCI e terzo settore, forme ibride, strategie e strumenti innovativi. Siamo un’avanguardia, soprattutto nelle regioni in cui sappiamo fare rete e anche la Toscana rappresenta un vero e prorpio laboratorio di sperimentazione”.
Nel corso della mattinata si è parlato anche di “Gamification: nuove esperienze per la cultura e il turismo”, con un ospite speciale, Fabio Viola, oggi tra i più noti gamification designer, che ha parlato di tecniche di gamification applicate alla fruizione dei beni culturali e al turismo. “L’innovazione può portare pubblici che non hanno mai avuto accesso ad una certa esperienza culturale – ha detto Viola -. Accanto a rigenerazione, un’altra parola chiave deve essere rigenerazione. Non possiamo accontentarci di mantutenere e valorizzare quello che già esiste, ma abbiamo anche la responsabilità di creare qualcosa ex novo, questa è una sifda che ci investe tutti”.
Nel corso della mattinata sono state illustrate alcune esperienze già avviate come il Progetto Borghi, progetto locale di rigenerazione culturale e sociale finanziato nell’ambito del Pnrr (Bando Borghi), con la presentazione dei progetti di Capraia Isola e Montecatini Val di Cecina. Il primo, presentato da Lorenzo Castellani Lovati, propone il borgo di Capraia Isola come laboratorio innovativo, in grado di valorizzare il patrimonio isolano di storia, arte, cultura e tradizioni, attraverso tre pilastri: memoria, comunità e visione. Il progetto di Montecatini Val di Cecina, presentato da Ermanno Bonomi, è mirato a rivitalizzare il borgo attraverso una serie di azioni legate alla presenza dell’area archeologica di una miniera, come testimonianza storica e idea attorno a cui rilanciare attività economiche, culturali e turistiche.
È attesa l’uscita di un nuovo bando che assegnerà 200 milioni di euro alle imprese che svolgeranno attività culturali, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali nei Comuni coinvolti e che può rappresentare un’importante opportunità per le cooperative.
Nel corco della mattinata spazio anche al racconto del progetto di trasformazione dell’ex complesso industriale della Manifattura Tabacchi di Firenze, presentato da Riccardo Luciani, in un luogo della contemporaneità, che vede protagonista la cooperativa Lama.
“L’Agenda Europea ha messo al centro la Cultura come forza rigenerativa per la trasformazione delle comunità e la partecipazione culturale come motore per migliorare il benessere ed elemento di coesione delle comunità” – ha ricordato Daniela Vianelli – Oltre a questo per noi come cooperazione è centrale il tema dell’accessibilità culturale e della circolazione delle conoscenze, i musei, i teatri, le biblioteche, i borghi devono essere accessibili per tutti”.
Proprio in quest’ottica, i Dipartimenti Culturmedia e Welfare di Legacoop Toscana stanno lavorando, insieme alla Fondazione Noi-Legacoop Toscana, a una proposta comune di formazione e sperimentazione sul welfare culturale, che è stata presentata oggi da Carlo Andorlini (Università di Firenze). Per welfare culturale si intende un modello integrato di promozione del benessere e della salute degli individui e delle comunità, attraverso pratiche fondate sulle arti visive, performative e sul patrimonio culturale. Dopo una prima fase di formazione, ed una intermedia di scambio e contaminazioni tra esperienze già in atto, l’idea è quella di dare vita a quattro sperimentazioni, che incrocino cooperative culturali e sociali e che tocchino quattro diversi ambiti (i luoghi e il patrimonio culturale, l’infanzia e i primi 1000 giorni, gli anziani e le autonomie, l’infanzia e adolescenza e l’area sanitaria).
“La scommessa è quella della contaminazione – ha concluso la vicepresidente vicaria di Legacoop Toscana Irene Mangani -, oggi abbiamo presentato l’idea di una sperimentazione rivolta alle cooperative rispetto alla quale la Fondazione Noi pensa che ci sia terreno fertile, dobbiamo tutti capire meglio come funziona e misurare gli effetti positivi di questo intreccio tra cultura e sociale“. “Uno dei temi principali che abbiamo voluto portare all’ultimo Congresso di Legacoop Toscana – ha aggiunto Mangani – è stato quello della cultura cooperativa, un tema che è emerso con una rinnovata forza e consapevolezza. Credo che in quest’ottica il settore Culturmedia possa e debba debba giocare un ruolo fondamentale, ci serve un coinvolgimento forte sull’idea di cooperazione e trasmettere un’idea culturale non è qualcosa che si improvvisa”.
A conclusione dell’Assemblea sono stati nominati i delegati che rappresenteranno la Toscana al Congresso nazionale di Culturmedia in programma a Roma il 22 febbraio.
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