Una piazza piena di solidarietà. È piazza Bartali, davanti al Centro*Gavinana che ieri sera ha
ospitato l’evento A cena per il Meyer promosso da Legacoop Toscana con la partecipazione di
Unicoop Firenze. Più di ottocento persone fra soci delle cooperative toscane aderenti a Legacoop e soci Unicoop Firenze hanno partecipato all’evento per sostenere il progetto Meyer Più, che prevede la crescita dell’ospedale pediatrico fiorentino per offrire cure ancora più efficaci, per creare
innovazione per la ricerca e per ampliare spazi e strutture per un’accoglienza a 360 gradi del
bambino e della sua famiglia. Sono stati raccolti complessivamente 40.000 euro.
Alla cena, che si è tenuta in una delle due piazze protagoniste del progetto di rigenerazione
urbana di Unicoop Firenze, sono intervenuti anche il sindaco di Firenze Dario Nardella, il
presidente di Legacoop Toscana Roberto Negrini, la presidente del Consiglio di Sorveglianza di
Unicoop Firenze Daniela Mori, il presidente della Fondazione Ospedale Pediatrico Meyer
Gianpaolo Donzelli e il presidente del Quartiere 3 Alfredo Esposito. Durante la cena si è tenuto
un concerto dell’orchestra sinfonica Filharmonie.
“Anche questa volta la cooperazione toscana ha saputo e voluto dare una risposta importante – ha
affermato Roberto Negrini – già in passato, in diverse occasioni, le cooperative e Legacoop
Toscana non hanno fatto mancare il loro sostegno alla comunità, penso ad esempio, essendo a
Gavinana, all’impegno per la ricostruzione del parco dell’Anconella. E anche questa sera in
tantissimi hanno voluto essere qui per sostenere in prima persona il territorio e le sue realtà più
importanti, come il Meyer, che per Firenze e non solo è molto più di un ospedale pediatrico”.
A cena per il Meyer rientra nelle iniziative della collaborazione fra Unicoop Firenze e Fondazione
Ospedale Pediatrico Meyer, iniziata a marzo 2018 e che continuerà fino al 2020. Nel triennio
verranno organizzate visite per i dipendenti e per i soci all’ospedale Meyer e incontri con gli
specialisti della salute dei più piccoli nei punti vendita Unicoop Firenze. Due incontri, dedicati al
tema Alimentazione e salute si sono già tenuti nel mese di giugno, altri sono previsti a partire da
settembre. Sul sito della cooperativa sono disponibili anche video informativi realizzati in collaborazione con i medici del Meyer.
Unicoop Firenze si è inoltre impegnata a far crescere l’ospedale pediatrico con donazioni di
500mila euro l’anno per i tre anni della collaborazione. Tutti possono contribuire, con un euro o
almeno 100 punti della carta soci, da donare alle casse. Ad oggi le donazioni alle casse dei Coop.fi
per il progetto Meyerpiù iniziate a metà maggio hanno già superato quota 30mila euro.
“Siamo felici di vedere da parte dei nostri soci una grande partecipazione al progetto Unicoop
Firenze per il MeyerPiù – afferma Daniela Mori – come abbiamo detto fin dall’inizio la nostra non è
una sponsorizzazione ma un impegno per portare il Meyer più vicino alle famiglie, creare salute e
solidarietà. Il finanziamento è solo un tassello della collaborazione: attraverso le visite all’ospedale
facciamo vedere ai dipendenti e ai cittadini quanto il Meyer è pensato a misura di bambino, mentre
con gli incontri nei punti vendita portiamo i dottori del Meyer a contatto con le famiglie e con i dubbi
e le perplessità di tutti i genitori che si trovano alle prese con i più piccoli”.
“L’alleanza tra Unicoop Firenze e la Fondazione Meyer – ha affermato Gianpaolo Donzelli –
consentirà di far crescere ulteriormente l’Ospedale pediatrico fiorentino. Entrambe queste realtà
hanno come missione il benessere dei cittadini: il Meyer si occupa dei bambini e degli adolescenti,
UniCoop di tutti i cittadini, ma nella cura dei piccoli ravvisa uno degli aspetti più rilevanti e prioritari
della sua anima. Un’alleanza che consentirà al pediatrico di realizzare nuovi spazi per offrire
risposte sempre più adeguate alle tante famiglie che, ogni giorno, si rivolgono ai suoi professionisti
per avere risposte in un momento di grande fragilità quale è quello della malattia”.